Startup : prestiti alle imprese dal Fondo di Garanzia

Il Decreto crescita 2.0 ha previsto un Fondo di Garanzia davvero molto interessante per tutti i lavoratori, fondo che è diventato reale solo l’anno passato e che a quanto pare ha già aiutato molte imprese italiane a partire e a crescere nel migliore dei modi possibile. Ovviamente si tratta di una notizia davvero molto importante, di una notizia che ci ricorda che nonostante tutto, nonostante cioè la crisi che imperversa nel nostro paese e nonostante anche la noncuranza che molti lavoratori lamentano del governo italiano rispetto alle loro necessità, nonostante tutto, dicevamo, c’è ancora in Italia qualche speranza per coloro che hanno intenzione di rimboccarsi le maniche e di dare vita a qualcosa di nuovo. Nello specifico dall’anno scorso sino ad oggi il Fondo di Garanzia ha aiutato ben 197 start up, circa il 10% quindi delle realtà innovative del nostro paese, e 2 incubatori certificati offrendo loro dei prestiti agevolati, prestiti per un valore totale di 105 milioni di euro. Ne hanno parlato molti giornali cartacei e online, anche il Sole 24 Ore, proprio perché si tratta di numeri importanti, proprio perché si tratta di un progetto che merita di essere osservato più da vicino, che non merita insomma di passare sotto silenzio.

Senza dubbio il punto di forza di questo progetto è stata la semplicità offerta alle nuove realtà lavorative italiane per l’accesso al credito. Solitamente accedere ad credito in Italia è invece davvero molto laborioso e complesso. C’è infatti di solito la necessità di passare da vari intermediari, di accertare la propria situazione, di lasciare che i propri dati contabili vengano messi sotto la lente di ingrandimento. Il Fondo di Garanzia invece rende tutto molto più semplice e diretto, non ci sono quindi grandi valutazioni di bilancio da dover prendere in considerazione, senza dimenticare inoltre che le richieste possono essere fatte del tutto a titolo gratuito.

Il Fondo di Garanzia ha reso possibile per l’Italia diventare un paese davvero molto fertile per le start up. Non solo, proprio a partire dal 2012 sono entrate in vigore anche altre misure interessanti. Coloro che decidono di investire in una start up infatti hanno diritto ad importati incentivi fiscali e sono stati cancellati gli oneri per la registrazione e per la costituzione della start up presso la Camera di Commercio. Dal 2012 è attivo il credito di imposta per coloro che decidono di assumere dei ricercatori ed è possibile retribuire i collaboratori con il metodo dello stock option. Ma non è ancora finita qui, a quanto pare infatti anche la Legge di Stabilità del 2015 dovrebbe portare ulteriori novità nel settore delle start up. Sembra infatti che a partire dal prossimo anno il credito di imposta potrebbe arrivare ad una percentuale niente meno che del 50% per quanto riguarda il settore della ricerca e dello sviluppo per le aziende che, appunto, sceglieranno una start up. Si allargheranno inoltre a partire dall’anno prossimo anche gli orizzonti del crowdfunding online, una realtà questa che è già molto attiva ma che verrà ulteriormente rafforzata.

Ovviamente le novità del 2015 sono per adesso solo dei progetti e come ben sappiamo c’è sempre la possibilità che all’ultimo momento la legge cambi. Le prospettive per il futuro sono comunque davvero molto interessanti, prospettive che permetteranno alle start up di crescere e a tutti coloro che decideranno di fare affidamento su queste nuove realtà di mettersi davvero al passo con i tempi che corrono senza spendere un’esagerazione.

Appassionato di economia e finanza, porto il mio parere indipendente sui temi economici di maggiore interesse. Nel 2008 sono diventato giornalista ed editore.

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