Energia : Tutela simile, periodo di prova del mercato libero

In Italia si sta delineando un biennio davvero caldo per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica. In base al decreto Bersani, infatti, a partire dal 2007 è iniziato il processo di apertura dei mercati in modo da riuscire ad ottenere una maggiore competitività, e di conseguenza, di risparmiare anche sulla bolletta elettrica. Questo processo dovrebbe concludersi nel 2018 con la fine del mercato tutelato dell’energia elettrica ed il passaggio obbligatorio al mercato libero.

Vediamo cosa potrebbe significare per noi utenti questo passaggio obbligato al mercato libero ed approfondiamo gli aspetti legati all’offerta Tutela SIMILE, disciplinata dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, prevista per il 2017.

Il servizio di maggiore tutela ed il mercato libero

Cominciamo con il verificare quale sia la situazione attuale nel nostro Paese per quanto riguarda i contratti per l’erogazione dell’energia elettrica. A partire dal 1° luglio 2007, infatti, in Italia esistono due modalità distinte per la vendita della fornitura elettrica:

  • Il servizio a maggior tutela,
  • Il mercato libero.

Il Servizio di Maggior Tutela è un contratto le cui condizioni economiche e contrattuali vengono regolate dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI). Tali condizioni possono subire modifiche ogni 3 mesi e vengono aggiornate trimestralmente sulla base dell’andamento del mercato. Si tratta del vecchio schema tariffario, ereditato da quando l’Enel era l’unico ente che in Italia si occupava di energia elettrica ma, al tempo stesso, è anche quel tipo di contratto che garantisce che non ci siano aumenti ingiustificati sul prezzo dell’energia elettrica.

Il mercato libero, entra, invece, nella realtà italiana a partire dal luglio 2007, come diretta conseguenza del cosiddetto Decreto Bersani (Decreto Legislativo 16 marzo 1999 n.79), con il quale viene recepita la direttiva europea 96/92/CE in materia di mercato interno per l’energia elettrica. Questo tipo di mercato serve a liberalizzare il prezzo dell’energia elettrica e, quindi, in teoria, ad introdurre delle tariffe più vantaggiose per i cittadini, come conseguenza della libera concorrenza.

In realtà, con l’introduzione del mercato libero non si rende “libero” l’intero prezzo dell’energia elettrica ma soltanto la sua componente legata alla produzione e alla vendita diretta con il fornitore. Tutta quella percentuale di prezzo legata al trasporto e alla distribuzione, rimane, infatti, bloccata e le relative tariffe sono e rimarranno regolamentate dall’AEEGSI.

I numeri del mercato libero in Italia

Forse proprio come diretta conseguenza di questa minore convenienza, legata al fatto che trasporto e distribuzione continuano a pesare sempre sulla bolletta finale, o anche ad un generale scetticismo nei confronti del “nuovo”, il mercato libero stenta a decollare in Italia.

Secondo il rapporto presentato nel Febbraio 2015 dall’Autorità per l’energia, infatti, fino al 2013, nel nostro Paese solo 1 utenza domestica su 4 era legata al libero mercato, mentre le restanti 3 utenze erano rimaste con il Servizio di maggior tutela.

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Questa è forse la conseguenza della paura al cambiamento ma, allo stesso tempo, anche alla poca convenienza che gli utenti riscontrano sui contratti nel mercato libero. Questo perché, fin troppo spesso, le nuove compagnie attirano gli utenti con delle offerte allettanti che, però, non hanno un tempo illimitato ma scadono, in media, dopo 12 mesi. A quel punto è possibile vedersi recapitare in bolletta dei sovrapprezzi non giustificati che tendono ad allontanare ancora di più i clienti dal mercato libero.

2018: la fine del servizio di maggior tutela

L’evoluzione del mercato ha però decretato una data importante. Seguendo le direttive e le indicazioni che la commissione europea ha fornito al nostro Paese, è necessario che in Italia si realizzi la totale liberalizzazione del mercato, per far sì che la concorrenza sia ai massimi livelli e che, in linea teorica, i prezzi possano scendere in maniera cospicua.

Questo passaggio è previsto a partire dal 1° gennaio 2018 e porterà, di conseguenza, alla cancellazione completa del contratto di maggiore tutela, con il passaggio obbligatorio al mercato libero.

L’Offerta Tutela Simile dell’Autorità per l’energia

In uno scenario così “bollente”, in cui quasi 3 italiani su 4 si troveranno di fronte alla scelta obbligata di un nuovo gestore e di un nuovo contratto in regime di mercato libero per la loro fornitura elettrica, ogni scelta non può che rivelarsi quanto meno traumatica.

Per rendere il meno traumatico possibile il passaggio dal servizio di maggior tutela al mercato libero, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha annunciato l’avvio del cosiddetto progetto TUTELA SIMILE.

Nello specifico si tratta di un vero e proprio contratto, in regime simile al mercato libero (da qui il nome tutela “simile”), della durata annuale dedicato a famiglie e a piccole imprese che serve proprio per farle abituare e a traghettarle nel modo più indolore possibile verso le nuove caratteristiche del marcato libero previste per il 2018.

Il progetto Tutela Simile prenderà il via a partire dal 1° gennaio 2017 e, chiunque vorrà, potrà aderire in maniera del tutto volontaria direttamente via web. Aderendo all’iniziativa il consumatore potrà “’sperimentare’ una forma di offerta più vicina a quelle del mercato libero, in condizioni di trasparenza, semplicità e in un contesto di fornitura sorvegliata  dall’Autorità stessa. Uno strumento per accompagnare il consumatore verso forme tipiche del mercato libero, l’unica modalità di fornitura che rimarrà in vigore quando termineranno i regimi di Tutela di prezzo, il cui termine sarà deciso dal ddl Concorrenza, in via di approvazione in Parlamento, e ad oggi previsto nel corso del 2018.” (dal comunicato Stampa 11 luglio 2016 dell’AEEGSI).

Potranno sottoscrivere il contratto di Tutela Semplice tutti gli utenti che attualmente sono sotto il servizio di maggior tutela e tutti i consumatori in caso di attivazione di una nuova fornitura o di voltura.

Dato che la sottoscrizione al contratto è prevista solo via web, è stata prevista la presenza di cosiddetti “facilitatori”, “con il compito di informare e semplificare l’accesso alla Tutela Simile attraverso il portale web, ruolo che potranno ricoprire le Associazioni dei consumatori o quelle di categoria della piccola media impresa.”

La speranza è che questo regime libero-tutelato di transizione non solo traghetti i consumatori verso la totale liberalizzazione del mercato ma che faccia sì che ci siano in futuro più controlli sul mercato, per evitare forme di cartello tra i pochi fornitori esistenti.

Giornalista indipendente e trader privato. Sono laureato in Economia e finanza e mi occupo di analisi finanziarie e di notizie sull'economia.

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