Scontrini addio dal 2017 : arriva il registratore telematico

A partire dal primo gennaio 2017, saremo costretti a dire addio a fatture e scontrini che provano l’avvenuto acquisto di un determinato bene o servizio. Questo perché all’inizio del nuovo anno arriverà il registratore telematico, strumento obbligatorio per tutti i negozianti ed esercenti e per chi ha una partita iva, imposto dal decreto legislativo 127/2015. Attraverso questo particolare strumento, ci racconta un articolo su Italia Oggi, non sarà più indispensabile rilasciare il tradizionale documento cartaceo, in quanto qualunque tipo di operazione arriverà direttamente ed in automatico all’Agenzia delle Entrate.

Si sarà anche tenuti ad avere un proprio profilo online , all’interno del quale sarà possibile ricostruire tutte le transazioni effettuate. A questa nuova formula non verrà esentato neanche chi è stato esonerato dall’emissione di fattura, ma, anzi, dovrà memorizzare e trasmettere all’ente i dati dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi, con effetto dall’inizio dell’anno solare e per un quinquennio.

Il macchinario, che è già stato ribattezzato col nome di “scontrino elettronico” non obbliga più alla registrazione dei corrispettivi nel registro di cui all’art. 24 del dpr 633/72, nonché il rilascio di scontrini e ricevute fiscali, a ad eccezione che non sia il cliente stesso a richiederlo.

Tutti i soggetti titolari di un’attività commerciale dovranno, dunque, servirsi di questo nuovo sistema che consente la memorizzazione elettronica e l’invio all’Agenzia delle Entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri per le cessioni di beni o prestazioni dei servizi. La scelta dei contribuenti, ovvero negozi ed altri esercizi, avrà effetto a partire dal primo gennaio 2017 fino al termine del quarto anno successivo; in seguito, se l’opzione non viene revocata, il suo rinnovo sarà di quinquennio in quinquennio.

Tuttavia c’è ancora molto lavoro da fare a riguardo. Infatti, le caratteristiche di questi nuovi macchinari, che, ricordiamo, verranno utilizzati per la memorizzazione e la comunicazione telematica dei dati, il tipo di informazioni da trasmettere, le regole tecniche e i tempi per l’invio sono tutti degli aspetti che ancora devono essere definiti tramite provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per poi essere ufficializzati.

I macchinari, che in un primo momento potranno essere semplicemente utilizzati come classici registratori di cassa e quindi, senza l’obbligo di memorizzare e trasmettere per via telematica i corrispettivi, dovranno venire installati, attivati ed, eventualmente, disattivati solo ed esclusivamente dal personale abilitato dall’Agenzia delle Entrate, secondo quelle che sono le disposizioni attualmente previste per i misuratori fiscali. Si ricorda che i registratori saranno soggetti a specifiche verifiche ed a eventuali controlli ogni due anni, dal momento dell’installazione.

Anche se l’obiettivo finale della riforma è quello di sostituire totalmente il tradizionale sistema degli scontrini fiscali cartacei e, di conseguenza, avere maggiori controlli e limitare le evasioni fiscali, la riforma, almeno per un primo momento, non avrà carattere obbligatorio. Tuttavia, sappiamo che l’approvazione in via definitiva del suddetto provvedimento è stata prevista per il mese di ottobre 2017, data in cui verrà pubblicato un documento che fornirà maggiori indicazioni sulla normativa ed anche sul funzionamento dei nuovi registratori.

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