Mps: chiusura filiali e 2600 esuberi

È stato presentato dal board di Mps il piano industriale 2016-2019. L’obiettivo è di raggiungere un utile di 1,1 miliardi di euro. Deciso un aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro, 2600 esuberi e la chiusura di 500 filiali. L’assemblea straordinaria è prevista per il prossimo 24 novembre.

Mps : chiusure ed esuberi

Presentato il nuovo piano per il triennio 2016-2019. Annunciata la chiusura di 500 filiali mentre sono 2.600 gli esuberi.

Il costo del personale è stimato in calo del 9 per cento, a quota 1,5 miliardi di euro nel 2019, tramite l’attivazione di un Fondo di Solidarietà.

Sarà compito dell’assemblea straordinaria del prossimo 24 novembre procedere all’approvazione dell’aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro, da esercitarsi entro il prossimo 30 giugno.

I manager della banca senese hanno annunciato il deconsolidamento dal bilancio di un ammontare di 27,6 miliardi di crediti in sofferenza tramite la cessione ad un prezzo di circa 9,1 miliardi di euro (praticamente un terzo del valore).

Alla conclusione del piano nel 2019, i vertici di Mps prevedono il conseguimento di un utile superiore a 1,1 miliardi di euro.

Mps :risultati primi nove mesi 2016

Nel frattempo la banca senese ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con una perdita di 849 milioni di euro rispetto ad un utile di 585 milioni nel 2015, a seguito di rettifiche straordinarie su crediti per un ammontare di 750 milioni di euro e contabilizzate nel corso del terzo trimestre.

Nel periodo da gennaio a settembre l’ammontare dei ricavi è risultato pari a 3,418 miliardi di euro, con una flessione del 16,6 per cento rispetto all’analogo periodo del 2015.

Per quanto riguarda i dati patrimoniali, a fine settembre 2016 il volume della raccolta totale è risultato in calo del 9,6 per cento, a circa 204 miliardi di euro rispetto al dato di fine dicembre 2015.

Il margine di interesse della banca è diminuito dell’11,6 per cento a 1,519 miliardi di euro sull’analogo periodo dello scorso esercizio.

Il risultato operativo lordo è sceso a 1,488 miliardi di euro dai 2,131 miliardi dei primi nove mesi del 2015.

Le commissioni nette sono risultate pari a 1.402 milioni di euro, con un rialzo del 3,2 per cento su base annua.

La raccolta diretta è stato di 105 miliardi di euro e la indiretta a 98,4 miliardi di euro, entrambe in flessione rispetto al mese di dicembre 2015. I crediti deteriorati lordi sono risultati in calo a 45,6 miliardi di euro.

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