Gelo d’Europa : la colpa è dell’uomo

Le grandi foreste del pianeta sono un enorme filtro per il clima mondiale. Mitizzano le temperature dell’intero pianeta formando una sorta di “enorme barriera invisibile” tra le zone fredde e le zone calde del pianeta. La deforestazione selvaggia però sta cambiando tutto; i polmoni verdi della Terra sono affaticati. Non riescono più a filtrare l’aria del Mondo.

Ecco perchè in Alaska ci sono 10 gradi e a Milano -17. Si sono invertite le temperature perché le grandi barriere dell’aria, le grandi foreste regolatrici del clima stanno morendo. Ogni anno perdiamo 13 milioni di ettari di alberi: una cifra insostenibile per il clima mondiale e l’unica causa é la scelleratezza dell’uomo.

Le foreste trattengono la CO2: l’anidride carbonica é il grande indicatore dell’influenza umana sul clima della Terra. Meno foreste corrispondono a più CO2 nell’atmosfera: la sola deforestazione la fa aumentare del 13% annuo. Fanno il resto i gas di scarico di automobili, i fumi delle combustioni industriali e le scellerate estrazioni di petrolio e metano…

Prima della grande industrializzazione delle società umana, quando l’uso dei combustibili fossili e la deforestazione non erano così diffuse, si contavano 270 parti per milione di CO2 nell’atmosfera. Oggi se ne contano quasi 400. L’ultimo decennio é stato di gran lunga il più caldo della meteorologia mondiale. Il caldo significa scioglimento dei ghiacciai, e innalzamento del livello dei mari. Di conseguenza stanno cambiando le grandi correnti marine che rendono ottimale il nostro clima. le grandi correnti, come quella di El Nino e del Golfo mantengono costante il clima mondiale. Se non fosse per la corrente del Golfo, nel mediterraneo si verificherebbe una nuova Era Glaciale. Il raffreddamento dei mari, dovuto allo scioglimento dei ghiacci sta mettendo a rischio il naturale decorso della corrente del Golfo. E il tutto é da ricondurre all’innalzamento della CO2 nell’aria che trattiene le radiazioni solari e fa aumentare le temperature: é il tanto discusso fenomeno del riscaldamento globale.

L’intero clima mondiale si basa su delicatissimi equilibri. La maggior concentrazione di CO2 nell’aria sta aumentando l’Effetto Serra: Una sempre più alta quantità di energia solare che viene trattenuta nell’atmosfera, resa più densa dalla CO2, sta indebolendo il grande anticiclone che faceva da muro ed impediva ai gelidi venti siberiani di raggiungere l’Europa Occidentale. E’ stato così ridimensionato dall’Effetto Serra (e dai gas come la CO2 che lo determinano) che non riesce più a contenere il grande gelo siberiano. Ecco che paradossalmente, in Italia, il riscaldamento globale, porta il grande freddo per lunghi periodi.

É colpa dell’uomo quindi se Roma é stretta in una morsa di ghiaccio e Alemanno sta impazzendo; se in Alaska si passeggia in felpa; se ad Adelaide si sono toccati i 43 gradi centigradi (temperatura mai registrata in quelle zone da quando esiste la climatologia); é colpa della CO2 di origine antropica se da settimane il vento rovente che continua a generare immense tormente di sabbia non riesce ad abbandonare la penisola arabica. La Terra si sta ribellando allo sfruttamento incondizionato dell’uomo.

Semplici capricci dell’imprevedibilità del carattere di Madre Natura o pericolosi azzardi umani? Il pensiero umano si divide: i maggiori esperti si dividono tra chi pensa che l’aumento dei gas ad effetto serra sia naturale e chi pensa che sia dovuto all’influenza umana. Chiunque abbia ragione, nel dubbio, non é il caso di limitare la produzione di CO2 prima che accada l’irreparabile? Prima che eventi climatici incontrollabili si abbattano su di noi? Proprio a questo scopo é nato il Protocollo di Kioto: il grande accordo di tutte le nazioni per contenere l’emissione di CO2. Tra i grandi Paesi che non hanno firmato l’accordo ci sono USA e Cina, guarda caso i due Paesi più inquinanti del mondo. Solo loro rappresentano quasi il 40% dell’emissione mondiale di CO2. E allora perché non firmano l’accordo? Semplicemente perché ridurre la CO2 significa diminuire la produzione industriale. Per paesi come l’America e la Cina, evidentemente, generare capitali é più importante della salute del nostro Mondo. A loro non interessa che la vita per le generazioni future siano a rischio, che l’aria potrebbe diventare irrespirabile.

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In conclusione riporto alcuni dati, che spero che allarmino voi, dato che gli scienziati che negano che la causa di tutto sia l’uomo, guarda caso principalmente americani e cinesi, non sembrano preoccuparsene:

  • 115 milioni di ettari del pianeta sono stati colpiti da erosione quest’anno (+32%)
    3,8 milioni da salinizzazione (+ 24%)
    nell’ultimo ventennio la siccità é raddoppiata.
    Le grandi alluvioni sono state 175, rispetto al ventennio passato sono quasi raddoppiate (furono infatti solo 95).
    Nel 1950 c’erano 8 milioni di km quadrati di ghiacciai artici. Oggi sono meno di 4.
    Dal 1900, i ghiacciai alpini sono diminuiti del 40%.
    Negli ultimi due secoli l’acidità complessiva delle acque marine (ph) é aumentata del 30%.

Che sia colpa della spregiudicatezza dell’uomo o dei capricci di Madre Natura, una cosa é certa: forse é il caso di iniziare a preoccuparsi. Una riduzione preventiva della CO2, l’unica causa che sembra accomunare tutti questi eventi climatici, checché ne dicano americani e cinesi, é davvero necessaria. La nostra Terra ci sta mandando dei segnali: D’altrone l’ultima volta che avete visto il Colosseo imbiancato, non era forse nel film “The Day After Tomorrow”?

Appassionato di economia e finanza, porto il mio parere indipendente sui temi economici di maggiore interesse. Nel 2008 sono diventato giornalista ed editore.

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