Forex trading, i market mover fino al 7 luglio 2017

In una settimana non ricchissima di spunti operativi, il focus dovrebbe arrivare nella giornata di venerdì, in seguito alla pubblicazione dei verbali della BCE per la riunione di inizio giugno. Molti più dati sono invece in pubblicazione negli Stati Uniti, compresa – naturalmente – la pubblicazione dei verbali della riunione FOMC dello scorso mese.

Vediamo, giorno per giorno, cosa attenderci da qui fino al weekend.

Mercoledì 5 luglio 2017

Cominciamo con i dati di area euro, con diversi elementi analitici in termini aggregati. Uscirà infatti la stima definitiva del PMI composito, che nel corso del mese di giugno dovrebbe giungere a quota 56 da una stima preliminare di 55,7 punti, invariata sul mese, sulla scia di una seconda lettura più forte per il PMI manifatturiero. In ogni caso, è probabile che l’indice risulti in flessione rispetto al dato che era stato formulato nel corso del precedente mese di maggio (56,8 punti). Il PMI servizi dovrebbe essere confermato in calo a 54,7 punti da 56,3 punti.

Complessivamente, gli analisti si attendono un PMI in grado di rimanere su un livello coerente con una crescita del PIL dell’Eurozona di almeno 0,5 punti percentuali t/t a inizio estate. Per quanto attiene il dato nazionale, in Italia la prima stima dovrebbe vedere sia il PMI servizi che quello composito rimbalzare di due decimi di punto percentuale a giugno dopo il calo di maggio (a 55,3 punti e 55,4 punti rispettivamente).

Tornando in termini aggregati, in area euro verranno pubblicate le ultime statistiche sulle vendite al dettaglio, che dovrebbero essere cresciute di 0,6 per cento mese su mese a maggio dopo gli aumenti modesti dei due mesi precedenti. Le indicazioni dalle indagini per il comparto sono ancora positive. Se confermato, il dato di maggio lascerebbe le vendite in rotta per un aumento di 0,8 per cento nel secondo trimestre da +0,3 per cento t/t del primo quarto.

C’è inoltre spazio anche per qualche dato macro dagli USA, con la Fed che pubblicherà i i verbali della riunione del FOMC di giugno. Se non ci saranno particolari sorprese, è possibile che i verbali vadano a riportare quanto emerso sia dalla riunione sia dai discorsi in termini di scenario centrale per la politica monetaria: in altre parole, dai verbali è bene attendersi indicazioni per un altro rialzo dei tassi di interesse di riferimento (probabilmente nel meeting di settembre) e l’inizio del tapering entro fine 2017.

Sarà comunque di rilievo comprendere come si sono distribuite le opinioni sull’importanza da attribuire al recente rallentamento dell’inflazione, che potrebbe essere determinante per la sequenza della rimozione dello stimolo in autunno. Attualmente il board si sta dividendo su due diversi fronti interpretativi: una prima parte dei membri vorrebbe procedere in tempi relativamente rapidi (settembre) al rialzo dei tassi, mentre altri ritengono che il rialzo tassi non sia urgente, e che convenga pertanto procedere prima con l’inizio del tapering. È molto probabile che il FOMC decida di comunicare nel mese di agosto quale mossa arriverà per prima, dopo aver ricevuto i dati relativi al mercato del lavoro e all’inflazione, ma la base di partenza data dalle posizioni dei diversi partecipanti al FOMC di giugno sarà comunque rilevante.

Complessivamente, i segnali emergenti dai verbali dovrebbero essere circa neutrali e confermare l’impegno a gradualità e trasparenza nella rimozione dello stimolo monetario.

Giovedì 6 luglio 2017

La giornata di giovedì 6 luglio vede ancora qualche spunto di rilievo in area euro e dollaro. Nella prima, rileviamo la pubblicazione dei verbali della riunione dello scorso 8 giugno da parte della BCE, occasione utile per poter verificare se il Consiglio ha discusso, anche se in via preliminare, e in quali termini, quando iniziare a comunicare al mercato le sorti dell’APP nel 2018. Tra i dati nazionali, usciranno gli ultimi aggiornamenti sugli ordini all’industria della Germania, che dovrebbero riprendere quota nel mese di maggio (+1,6 per cento m/m) dopo il calo del mese precedente. Le indicazioni dalle indagini sono ampiamente positive per la domanda sia domestica che dall’estero, supportando così gli ordini in rotta per un aumento di 0,6 per cento t/t nel secondo quarto dopo il calo di 1,0 per cento t/t nel primo quarto.

Per quanto concerne gli Stati Uniti, in pubblicazione sono le stime ADP dei nuovi occupati non agricoli privati, in crescita probabile a 190 mila unità, e dunque in rallentamento dopo 253 mila unità del mese di maggio. Infine, è previsto che l’ISM non manifatturiero a giugno diminuisca leggermente a 56,5 punti da 56,9 punti di maggio. Come per il settore manifatturiero, anche nei servizi i risultati delle indagini regionali sono stati misti, ma complessivamente positivi sia per le condizioni correnti sia per le aspettative. Anche a livello nazionale – sottolinea un recente dossier ISP – è probabile andare incontro a una stabilizzazione degli indici su livelli coerenti con continua espansione del settore non manifatturiero.

Venerdì 7 luglio 2017

Chiudiamo la settimana con una giornata di venerdì piuttosto interessante, soprattutto per l’area dollaro. In area euro infatti l’unico dato di rilievo sarà la produzione industriale francese aggiornata al mese di maggio, che è attesa crescere almeno di un punto percentuale m/m da -0,5 punti m/m del periodo precedente, sulla scia del fatto che le recenti indagini di fiducia di Banque de France hanno indicato una ripresa dell’attività nel manifatturiero abbastanza chiara. Dovrebbe inoltre aver fornito il suo contributo positivo anche la produzione energetica, sulla scia di temperature lievemente più alte rispetto all’anno scorso e dell’accelerazione della produzione fotovoltaica. Qualora il dato fosse in linea con le attese, la variazione annua salirebbe a 1,8 punti percentuali da 0,6 percentuali.

Negli USA, infine, è il momento della pubblicazione attesa dell’employment report del mese di giugno, che dovrebbe confermare un quadro piuttosto positivo del mercato del lavoro. I nuovi occupati non agricoli dovrebbero essere in aumento di 190 mila unità, dopo +138 mila unità relative al mese di maggio. Il tasso di disoccupazione dovrebbe calare a 4,2 punti, visto l’ulteriore miglioramento della valutazione del mercato del lavoro che emerge dall’indagine sulla fiducia dei consumatori a giugno. Il tasso di partecipazione dovrebbe altresì recuperare almeno un decimo di punto. Ultimo dato, i salari orari sono attesi in rialzo di 0,3 punti percentuali m/m, in accelerazione dopo tre mesi compresi fra 0,1 per cento m/m e 0,2 per cento m/m.

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

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