Forex trading, i market mover della settimana 9-13 ottobre 2017

Torna il nostro consueto appuntamento con il riepilogo dei principali market mover della settimana. Una settimana discretamente occupata da eventi in euro zona e – soprattutto – in area USA, e che andiamo a riepilogare brevemente giorno per giorno. Considerata la penuria di dati per ieri (complice anche la chiusura dei mercati a stelle e strisce a causa del Columbus Day), occupiamoci direttamente da quel che avverrà da oggi in poi.

Martedì 10 ottobre 2017

Oggi in area euro sono previsti diversi dati nazionali. Cominciamo con quello sulla produzione industriale francese, che per il mese di agosto è stimata in crescita di 0,6% su mese dopo 0,5% su mese della rilevazione precedente. Le indagini di fiducia indicano infatti che la produzione ha continuato ad espandersi nel mese, ma potrebbero esservi sorprese legate al fatto che il ponte di ferragosto potrebbe aver pesato sull’andamento mensile. Uscirà anche il dato di produzione industriale italiana, che potrebbe correggere ad agosto dopo tre mesi consecutivi di aumento. La flessione potrebbe essere solo attenuata dal comparto energetico che dovrebbe invece dare un contributo positivo. L’output è dunque stimato in calo di -0,2% su mese dopo il +0,1% su luglio, mentre su base annua, la produzione rallenterebbe a +0,5% da +4,4%.

Mercoledì 11 ottobre 2017

Negli USA è la giornata di pubblicazione dei verbali della riunione del FOMC di settembre. Il Comitato ha già fornito molte informazioni nelle dichiarazioni di alcuni membri, con il comunicato e con la conferenza stampa di Yellen. Pertanto, salvo sorprese, i verbali dovrebbero confermare la diffusione del consenso per l’inizio della riduzione dei reinvestimenti delle scadenze e delle cedole e per la gestione automatica della politica del bilancio.

Nei verbali dovrebbe anche manifestarsi un discreto consenso, anche se non ampissimo, per un probabile rialzo dei tassi a dicembre. Le informazioni nuove potrebbero infine riguardare le opinioni sulla relazione fra inflazione e disoccupazione e il grado di incertezza sul sentiero dell’inflazione.

Giovedì 12 ottobre 2017

Arriviamo poi alla giornata di giovedì, dove in area euro usciranno sia dati aggregati che dati nazionali. Tra i primi c’è sicuramente l’update della produzione industriale, che è stimata in crescita di 0,2% su mese in agosto dopo lo 0,1% su mese di luglio. Sul trimestre la produzione dovrebbe invece crescere di 0,2% su trimestre dopo il +1,2% su trimestre di giugno.

Per quanto poi attiene i dati nazionali, in Francia la seconda stima dovrebbe confermare che a settembre i prezzi al consumo sono calati di un decimo su entrambe le misure dopo essere cresciuti di 0,5% su mese sull’indice nazionale e di 0,6% su mese su quello armonizzato. L’inflazione quindi dovrebbe essere confermata in accelerazione di un decimo all’1,0% sulla misura nazionale e all’1,1% su quella armonizzata.

Passando poi agli USA, usciranno i dati sul PPI per il mese di settembre, che è previsto in aumento di 0,4% su mese, dopo +0,2% su mese di agosto, spinto da una significativa variazione dell’energia dovuta agli effetti degli uragani. Gli alimentari dovrebbero rallentare dopo l’incremento di 1,3% su mese di agosto.

Venerdì 13 ottobre 2017

Concludiamo poi con la giornata di venerdì 13 ottobre partendo dall’area euro, che ci fornirà alcuni dati nazionali di discreto interesse. In particolare, è in programma la pubblicazione della seconda stima sull’inflazione tedesca, che dovrebbe confermare un stabile per il mese settembre sia sulla misura nazionale che su quella armonizzata a 1,8%. Sul mese, i prezzi sono cresciuti di 0,1% su spinta dell’energia; per il futuro, l’inflazione tedesca è vista dagli analisti calare fino a 1,6% a inizio 2018 su di un effetto base sfavorevole dall’energia.

Sempre in merito ai dati nazionali, uscirà quello sulla seconda stima dell’evoluzione dei prezzi al consumo in Italia per il mese di settembre, con presumibile calo di tre decimi secondo l’indice nazionale. L’inflazione annua dovrebbe essere confermata in diminuzione di un decimo all’1,1% sul NIC e a 1,3% sull’IPCA. I maggiori contributi alla discesa dei prezzi giungeranno dai trasporti e dalle spese per cultura e tempo libero, mentre l’inflazione di fondo dovrebbe essere confermata in sensibile calo, a 0,7% da 1% su base annua.

Giungiamo a termine del nostro focus con i dati provenienti dagli Stati Uniti, dove il CPI per il mese di ottobre è atteso in rialzo di 0,5% su mese e del 2,3% su anno, con rischi verso l’alto, dopo +0,4% su mese di settembre. L’indice core dovrebbe aumentare di 0,2% su mese e dell’1,7% su anno. Usciranno poi anche i dati sulle vendite al dettaglio per il mese di settembre, probabilmente in aumento di +2,1% su mese, dopo +0,2% su mese di agosto, grazie alla ripresa nel comparto auto e a un altro marcato incremento della benzina. Al netto delle auto, le vendite dovrebbero invece essere in aumento di 1,6% su mese.

 

Esperto di trading e finanza, mi dedico alla stesura di articoli accurati e informativi, con l'obiettivo di fornire approfondimenti e conoscenze utili per orientarsi nel complesso universo degli investimenti.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here