L’indice Ftse Mib arretra dai massimi a 20 mesi rimanendo agganciato ai 24.000 punti

Complice la mancanza del “faro“ di Wall Street, chiusa in occasione del Martin Luther King Day, l’indice Ftse Mib si è preso una pausa di riflessione, dopo i recenti massimi plurimensili toccati lo scorso Venerdì a 24.168 punti.

Il paniere delle 40 Blue Chips di Piazza Affari ha terminato gli scambi della prima seduta di questa nuova ottava, in calo dello 0,57%, facendo registrare una chiusura a 24.002 punti. Sul calo odierno ha inoltre inciso lo stacco dell’acconto sul dividendo di Enel e Snam. Peggior titolo dell’indice Ftse Mib, Moncler, in scia al calo che ha colpito tutte le azioni del lusso europee. Sulle vendite scattate sui titoli del settore moda ha influito lo scoppio della nuova epidemia influenzale scoppiata in Asia, dove molte maison, inclusa l’azienda italiana famosa per i suoi piumini, possono vantare gran parte dei loro ricavi.

Male le banche con Unicredit (-1,75%) e UBI Banca (1,73%)a guidare i ribassi del comparto. Non hanno invece saputo approfittare del recupero del prezzo del petrolio le azioni del settore petrolifero, con Eni e Tenaris in modesto calo, mentre Saipem è riuscita a schivare il segno meno facendo segnare un rialzo dello 0,63%. Il prezzo del greggio è stato supportato dalla mossa orchestrata dal generale Khalifa Haftar, che ha ordinato alle proprie forze di bloccare la produzione e le esportazioni di petrolio in Libia. Finché Haftar non rimuoverà il blocco sul mercato verranno meno 800 mila barili di petrolio libico al giorno.

Ancora debole il titolo Telecom Italia, il peggiore da inizio anno sul Ftse Mib, con un calo dell’8%. Non ha sortito alcun effetto sulle azioni del colosso telefonico, la decisione di ampliare la copertura in FTTH attraverso un piano che prevede di coprire, entro il 2023, 39 città di medie dimensioni con un bacino potenziale di 1.3 milioni di abitazioni e un investimento totale di 465 milioni di euro.

In giornata è inoltre arrivata la previsione del Fondo Monetario Internazionale (FMI) sulla crescita italiana, con un PIL che aumenterà molto più lentamente degli altri Paesi europei: +0,2% nel 2020 e +0,5% nel 2021.

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Andamento future indice Ftse mib sul breve-medio periodo


Chiude la seduta sotto area 24.000 punti, invece, il FIB. Il derivato dell’indice Ftse Mib ha infatti registrato un calo dello 0,20% a 23.977 punti. Quella disegnata sul grafico giornaliero in alto è una candela daily chiamata “inside “, ovvero con massimo (24.070 punti) e minimo (23.950 punti) intraday compresi dentro l’intero corpo della candela giornaliera precedente.

L’eventuale break-out di uno dei due livelli appena indicati potrebbe segnalare la direzione delle quotazioni nelle prossime sedute. Al rialzo, tuttavia, la resistenza più importante si colloca in area 24.200-24.215 punti, un ostacolo che se superato potrebbe favorire un’ulteriore estensione in area 24.500-24.600 punti. Il primo supporto di brevissimo transita invece sull’EMA 10 (la linea di colore azzurro sul grafico giornaliero, in alto), che passa in area 23.840 punti; mentre il sul daily il primo sostegno passa sull’EMA 25 (la linea rossa sul grafico), in area 23.665 punti.

Impostazione di breve-medio periodo positiva finché le quotazioni stazioneranno sopra EMA 50 (la linea verde sul grafico) in area 23.375 punti, persa la quale si potrebbe assistere ad ulteriori flessioni in area 23.000-22.800 punti.

Pattern di trading future indice Ftse mib (FIB) valido da 1 a 5 giorni

Il pattern di trading rialzista si attiva con close oraria sopra 24.025 punti e pronostica i primi due target price in area 24.115 e 24.265 punti; stop loss in caso di discesa sotto 23.935 punti in close oraria. Mantenere o incrementare le operazioni Long in caso di chiusura oraria oltre 24.265 punti, per cercare di prendere profitto in primo luogo a 24.380 punti e successivamente a 24.415 punti; stop loss in caso di ritorno sotto 23.975 punti in close oraria.

Si consiglia di attivare nuove posizioni Long in caso di break-out orario o daily di 24.415 punti, per sfruttare eventuali allunghi in area 24.510 e 24.600 punti, estesi a 24.725 punti; stop loss in caso di ritorno sotto 24.170 punti in chiusura oraria o daily. Long speculativi in caso di affondo in area 23.170 punti, per approfittare di eventuali rimbalzi a 23.315 e 23.485 punti, estesi a 23.550 punti; stop loss in caso di ulteriori cali sotto 22.900 punti in chiusura giornaliera.

Il pattern di trading ribassista, invece, prende forma in caso di discesa sotto 23.935 punti in chiusura di candela oraria e fissa i primi due obiettivi in area 23.845 e 23.700 punti; stop loss in caso di close oraria maggiore di 24.025 punti. Mantenere o aumentare l’esposizione Short in caso di rottura del supporto orario a 23.700 punti, per cercare di prendere profitto in prima battuta a 23.650 e successivamente a 23.550; stop loss in caso di recupero oltre 23.975 punti in chiusura oraria.

Insistere con nuove posizioni corte nel caso in cui la pressione delle vendite dovesse spingersi sotto 23.550 punti in chiusura di candela oraria o daily, per tentare di ricoprirsi in area 23.485 e 23.315 punti, estesa a 23.170 punti; stoppare le operazioni in caso di recupero di 23.715 punti in chiusura oraria o giornaliera. Short speculativi in caso di ulteriori allunghi in area 24.725 punti, per sfruttare possibili correzioni a 24.600 e 24.510 punti, estesi a 24.380 punti; stop loss con close daily oltre 25.000 punti.

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