Ftse Mib ritraccia dai massimi da maggio 2018 sopra area 24.000 punti

Battuta d’arresto per l’indice Ftse Mib, giù dai massimi a quasi 20 mesi, toccati lo scorso Venerdì 10 Gennaio, poco sopra 24.146 punti. Il principale listino della borsa milanese ha terminato la prima seduta dell’ottava a 23.896 punti, in flessione dello 0,52%.

A Novembre, il Leading Indicator Ocse relativo alle aspettative di crescita in Italia è rimasto sostanzialmente stabile, in linea con le indicazioni degli ultimi cinque mesi, ma confermandosi, tuttavia, al di sotto del trend. Stabile, a 99,2 punti rispetto ad Ottobre, anche l’indicatore composito, che anticipa le future tendenze economiche in un orizzonte temporale compreso tra 6-9 mesi.

Implicazioni negative per l’economia tricolore cono arrivate con la debole lettura delle vendite al dettaglio di Novembre, giù dello 0,2% su base mensile, confermando il trend negativo di Ottobre, quando la suddetta lettura evidenziò un calo dello 0,3%, rivisto da -0,2% della prima comunicazione. La stima delle vendite al dettaglio su base annua ha invece rivelato un incremento dello 0,9%, in rallentamento dal +1% di Ottobre. Lettura tendenziale, inferiore alle attese degli analisti, che invece avevano pronosticato un aumento dell’1,4%.

L’ISTAT ha inoltre rivelato che nel trimestre Settembre-Novembre 2019 le vendite al dettaglio sono scese dello 0,1%, sia in termine di valore che di volume, rispetto al saldo del trimestre precedente. Da ulteriori dettagli rilasciati dall’Istituto di statistica nazionale è inoltre emerso che su base congiunturale, la suddetta stima ha evidenziato i seguenti risultati: vendite dei beni non alimentari (-0,1% in valore e -0,2% in volume); vendite in volume dei beni alimentari (-0,1%) mentre per quelle valore non hanno fatto registrare variazioni.

Su base tendenziale, invece, le vendite dei beni alimentari sono aumentate del2,2% in valore e dell’1,4% in volume); mentre le vendite dei beni non alimentari sono rimaste stazionarie in valore ed in lieve aumento in volume (+0,1%). In netta frenata le vendite nel settore del commercio elettronico, che sempre a Novembre hanno registrato il calo più accentuato dal 2016, pari a -1,4%. Confcommercio ha fatto notare che i deboli risultati delle vendite al dettaglio avranno riflessi negativi sul PIL dell’ultimo trimestre 2019.

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Andamento future indice Ftse mib sul breve-medio periodo


Prese di benefico anche sul derivato dell’indice Ftse Mib, in calo dello 0,63% a 23.780 punti. Il FIB, come in evidenza sul grafico con time-frame giornaliero, in alto, si sono appoggiate sul primo supporto di brevissimo, rappresentato dalla media mobile a 10 giorni (la prima linea di colore azzurro sul grafico), che passa in area 23.730 punti.

L’eventuale chiusura giornaliera o peggio ancora daily sotto il sostegno appena indicato potrebbe causare l’approdo verso il supporto daily che passa in area 23.560 punti, livello su cui si colloca la media mobile a 25 giorni (la linea rossa sul grafico).

L’impostazione tecnica di breve-medio periodo rimarrà comunque rialzista finché le quotazioni si manterranno al di sopra della media mobile a 50 giorni (la linea verde sul grafico), che passa in area 23.270 punti. Sotto EMA 50 attese possibili accelerazioni verso area 23.000-22.800 punti. L’eventuale break-out dei recenti massimi di periodo, se confermata nelle sedute successive potrebbe favorire ulteriori allunghi con primo obiettivo in area 24.500 punti e target successivo in area 24.800-25.000 punti.

Pattern di trading sul future indice Ftse Mib (FIB) valido da 1 a 5 giorni

Il pattern di trading rialzista si attiva con chiusura oraria sopra 23.860 e pronostica i primi due target price in area 23.950 e 24.045 punti; stop loss in caso di discesa sotto 23.710 punti in close orario. Mantenere o incrementare le operazioni Long in caso di chiusura oraria oltre 24.045 punti, per cercare di prendere profitto in primo luogo a 24.190 punti e successivamente a 24.280 punti; stop loss in caso di ritorno sotto 23.780 punti in close orario.

Si consiglia di attivare nuove posizioni Long in caso di break-out orario o daily di 24.280 punti, per sfruttare eventuali allunghi in area 24.330 e 24.430 punti, estesi a 24.580 punti; stop loss in caso di ritorno sotto 23.950 punti in chiusura oraria o daily. Long speculativi in caso di affondo in area 22.870 punti, per approfittare di eventuali veloci rimbalzi a 23.100 punti e 23.190 punti, estesi a 23.295 punti; stop loss in caso di ulteriori cali sotto 22.640 punti in chiusura oraria o di giornata.

Il pattern di trading ribassista, invece, prende forma in caso di discesa sotto 23.710 punti in chiusura di candela oraria e fissa i primi due obiettivi in area 23.630 e 23.565 punti; stop loss in caso di close orario maggiore di 23.860 punti. Mantenere o aumentare l’esposizione Short in caso di rottura del supporto orario a 23.565 punti, per cercare di prendere profitto in prima battuta a 23.420 e successivamente a 23.295; stop loss in caso di recupero oltre 23.760 punti in chiusura oraria.

Insistere con nuove posizioni corte nel caso in cui la pressione delle vendite dovesse spingersi sotto 23.295 punti in chiusura di candela oraria o daily, per tentare di ricoprirsi in area 23.190 e 23.100 punti, estesa a 22.870 punti; stoppare le operazioni in caso di recupero di 23.565punti in chiusura oraria o giornaliera. Short speculativi in caso di ulteriori allunghi in area 24.580 punti, per sfruttare possibili correzioni a 24.330 punti e 24.280 punti, estesi a 24.055 punti; stop loss con close daily oltre 24.830 punti.

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