Gli Stati Uniti rimediano al debito vendendo riserve di Petrolio

Martedì è successo qualcosa di imprevisto e che ha fatto sussultare i mercati delle materie prime, più specificatamente il mercato delle Materie Prime, e per essere davvero precisi, è stato quello del Petrolio ad avere una vero e proprio scossone.

Il Presidente degli Stati Uniti d’America Obama, ha portato non poche sorprese durante la sessione del martedì, facendo quindi un vero e proprio attacco in prima persona nei confronti di Russia, Arabia Saudita, con una mossa che si è rivelata completamente finanziaria. Qualche parola quindi, da parte del primo presidente nero della storia, ha contribuito a mandare il mercato del petrolio verso il basso. Il petrolio Greggio è crollato sotto i 43.50 e il brent verso i 48.62, una vera e propria debacle. Per gli Stati Uniti non è poi così tanto strano vendere barili di petrolio, ma quello che ha stupito tutti è che Obama ha annunciato delle vendite incredibili: 58 milioni di barili dal 2019 al 2025. Tuttavia questa notizia non dovrebbe avere un grossissimo impatto sui mercati, per il semplice moto che nessuno può prevedere la situazione economica nel 2019.

La vendita di tutto questo petrolio da parte degli USA, serve a controllare le lacune nel budget Federale, anche se in molti affermano che le risorse di emergenza verranno estremamente intaccate con questa mossa.

Il Congresso ed inoltre l’amministrazione Obama, hanno in progetto di portare le riserve di petrolio a nuovi minimo. Infatti non è tanto quello che è successo questa settimana che preoccupa gli investitori, ma il fatto che nel breve termine gli USA venderanno il 20% delle loro riserve.

Dal 2018 al 2025, si pensa che gli Stati Uniti possano accumulare ben 5.1 miliardi di dollari, ovvero poco più dello 0.125% del budget annuale. In totale, questa deal dovrebbe permettere agli USA di vendere all’Highway Fund Deal oltre 100 milioni di barili.

Secondo il Congressional Budget Office, il petrolio andrà ad 88 dollari al barile.

La riserva di petrolio degli USA, ha una capacità di 727 milioni di barili di greggio. Le importazioni di greggio negli US sono aumentate a 7.2 milioni di barili solo quest’anno.

Questa vendita è stata pianificata da mesi, ed è stata preparata per il momento propizio per incontrare la domanda dai raffinatori.

Secondo voi, assisteremo ad un nuovo movimento al ribasso del petrolio, oppure più giù di così non si può andare? Fatecelo sapere attraverso i commenti!

Appassionato di economia e finanza, porto il mio parere indipendente sui temi economici di maggiore interesse. Nel 2008 sono diventato giornalista ed editore.

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