L’Oro crolla di oltre il 2%. Vediamo perché

L’Oro è crollato, ed i mercati sono in una fase di crisi nera. Vediamo insieme che cosa sta succedendo più di preciso sui mercati.

L’Oro è caduto nella giornata di oggi di oltre il 2%, è questo è stato principalmente dovuto alla forte reazione che ha avuto il dollaro statunitense ad un possibile nuovo innalzamento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve. Lo statement rilasciato mercoledì ha portato il dollaro a salire, mentre l’oro a crollare.

Petrolio    46.05    0.09    0.20%
Oro    1148.06    -10.26    -0.89%
Gas    2.26    -0.04    -1.61%
Argento    15.57    -0.31    -1.98%
Grano    513.75    7.75    1.53%
Caffè    120.30    0.95    0.80%

La Fed ha mantenuto il suo tasso di interesse di riferimento invariato come previsto, maa h anche sorpreso gli investitori, facendo un riferimento diretto alla sua prossima riunione nella sua dichiarazione.

La FED ha affermato che: ”Nel determinare se sarà opportuno aumentare il target nella sua prossima riunione, il comitato valuterà i progressi compiuti – sia quelli realizzati che quelli previsti – verso i suoi obiettivi di massima occupazione e il 2 per cento di inflazione”.

La Fed ha messo in campo anche un avviso sul rallentamento economico globale, un passo che secondo alcuni, porta la banca centrale più vicina ad un rialzo dei tassi. La dichiarazione sostiene la linea dura della Fed, che ha sollevato la probabilità di un rialzo dei tassi nel mese di dicembre al 50 per cento, rispetto al 30 per cento prima dello Statement, secondo il contratto futures sui Fed Funds.

La reazione iniziale alla dichiarazione della Fed ha prodotto il movimento di oggi, ma alcuni commercianti ritengono che ulteriori perdite saranno limitate perché gli investitori devono ancora valutare attraverso i dati economici di novembre, soprattutto i Non-Farm Payrolls e l’inflazione. C’è stata una copertura con le vendite nel mercato del petrolio greggio si dicembre, dopo una forte impennata di ieri.

I commercianti che utilizzano le piattaforme di trading hanno reagito al più debole Dollaro Statunitense. Ieri, la US Energy Information Administration ha affermato che le scorte di petrolio greggio sono aumentate di 3,4 milioni di barili. Un po’ meglio rispetto alla stima di 3,7 milioni di barili. Tuttavia, il dato è stato inferiore all’aumento di 4,1 milioni di barili riportato dall’American Petroleum Institute. Inoltre, le scorte a Cushing, Oklahoma sono scese a solo 785k barili.

Appassionato di economia e finanza, porto il mio parere indipendente sui temi economici di maggiore interesse. Nel 2008 sono diventato giornalista ed editore.

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