Il caso Apple FBI : opinioni e ripercussioni in Borsa

Il caso Apple schierata contro l’FBI ha fatto il giro del mondo in questi giorni. Vogliamo analizzare lo stato attuale delle cose cercando di capire anche cosa cambia dal punto di vista degli investimenti in Borsa.

Dopo le indagini sulla strage di San Berardino l’FBI ha chiesto ufficialmente alla Apple di poter accedere all’Iphone del terrorista. Da parte di Apple c’è stato il rifiuto e di conseguenza un ordine del tribunale che ordina ad Apple di aprire i propri sistemi. Il CEO di Apple Inc, Tim Cook sta facendo muro contro muro rifiutando ogni tipo di collaborazione con gli agenti federali.

E’ una strategia di marketing pubblica ? Cosa c’è dietro ? Da parte nostra ci sembra che sia in atto una strategia pubblica da parte di Apple che vuole garantire prima di tutto la sicurezza dei propri utenti per poi cedere alla richieste del giudice federale.

Il gran rifiuto di Apple

Apple ha costruito tutte le sue logiche di business posizionandosi sul mercato come una compagnia fortemente orientata a proteggere la privacy dei suoi utenti (Apple, a privacy company). E’ una azienda molto attenta alle questioni inerenti la sicurezza sopratutto dopo il rilascio di IOS 8. Quindi l’FBI non può entrare sullo smartphone di Cupertino ?

Aprendo i suoi sistemi attraverso ad esempio delle backdoor sarebbe violata la sicurezza degli utenti. Si utilizzerebbero dunque dei metodi in grado di mettere in pericolo la sicurezza dei software iOS. C’è da dire che Tim Cook è stato appoggiato da altri CEO come quello di Google e anche da Marc Zucherber di Facebook oltre a decine di compagnie tecnologiche. Secondo molti la libertà della rete sarebbe a rischio se si consentisse alla FBI di utilizzare sistemi di hacking per scardinare i codici di sicurezza di Apple.

Cosa ne sarà dei backup su iCloud? E dei dati personali ? E delle password? Apple dal canto suo ci ha tenuto a tranquillizzare i suoi utenti con una lettera ufficiale sul sito che trovate qui in cui spiega perchè è necessario crittografare i dati e come vengono trattati i dati sensibili e la privacy degli utenti Apple.

Sembra però che ci siano altri personaggi famosi schierati contro Apple.

Le dichiarazioni di Bill Gates a Bloomberg

Il fondatore di Microsoft Corporation (NASDAQ: MSFT) Bill Gates aveva rilasciato pochi giorni da delle dichiarazioni a favore dell’FBI a Bloomberg TV. Ieri ci ha tenuto a precisare che le sue dichiarazioni sono state travisate e che in nessun modo ha sostenuto l’FBI in questo caso specifico.

Bill Gates si è detto deluso dallo scalpore che ha suscitato la sua dichiarazione che è stata palesemente strumentalizzata. Ha invece osservato che quando si tratta di privacy e sicurezza ci dovrebbe essere un intervento coordinato col governo. Questo perchè la nuova guerra al terrorismo deve essere combattuta anche sul fronte tecnologico. Gates ritiene che ci dovrebbe essere un dibattito sul caso per approfondire meglio la questione sulla sicurezza degli utenti.

L’opinione di Donal Trump

Anche il prossimo candidato alla casa Bianca Donald Trump ha affermato che l’FBI avrebbe tutto il diritto di avere questi dati perchè in ballo c’è la sicurezza nazionale. Quello che sta facendo la Apple è sbagliato, si sono assolutamente montati la testa ha dichiarato uno degli uomini più ricchi della terra.

L’opinione però di Cook e soci non è cambiata, dalle parti di Cupertino non hanno alcuna intenzione di aprire i loro sistemi creando backdoor nei loro software.

Cosa cambia per le azioni di Apple

Come vedete dal grafico di Apple le azioni sono stabili anche se in leggero calo. Non c’è stato il crollo tanto temuto. Tuttavia la situazione va monitorata anche perchè in queste settimane potrebbe accadere di tutto come sanzioni o addirittura processi federali a carico di Apple.

L’andamento delle azioni Apple potrebbe dunque subire dunque un crollo o un’impennata a seconda degli esiti della vicenda.

Chi vincerà tra Apple e FBI ?

L’impressione che abbiamo è che si tratti anche di una battaglia politica con i liberali e i tecnici che sono schierati con Apple ed invece il fronte conservatore e le forze dell’ordine che sostengono l’FBI.

E’ giusto secondo noi non creare pericoli per gli utenti di Apple che sono milioni anche perchè ci sono in gioco le informazioni personali delle persone. In gioco non c’è solo il caso recente del terrorista di San Berardino ma altri casi penali del passato che coinvolgono altri terroristi o delinquenti. Il dibattito dunque non dovrebbe essere guidato dall’onda emotiva causata da questi avvenimenti. Bucare i sistemi di Apple potrebbe essere una occasione per gli hacker stranieri e non risolverebbe il problema terrorismo.

Noi crediamo che si troverà una soluzione, per ora ci sembra una guerra molto pubblicitaria in cui alla fine Apple dirà che ha trovato una soluzione senza perdere consensi e introiti.

Appassionato di economia e finanza, porto il mio parere indipendente sui temi economici di maggiore interesse. Nel 2008 sono diventato giornalista ed editore.

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