Autostrade: dividendi da capogiro

Il crollo del Ponte Morandi a Genova moltiplica le indagini sull’operato di Autostrade per l’Italia negli ultimi anni. Secondo quanto riportato dall’Ansa, registrato un boom di utili. La concessione per la holding Atlantia avrebbe fruttato parecchio agli azionisti. Investimenti in calo. Le ultime stime di Mediobanca: per la revoca anticipata il costo per lo Stato sarebbe di oltre 22 miliardi di euro.

Autostrade per l’Italia, boom di utili

Quasi 9,5 miliardi di euro di utili negli ultimi anni per Autostrade per l’Italia, la maggior parte in dividendi versati nella holding Atlantia, a loro volta destinati a remunerare i soci e la famiglia Benetton. È quanto reso noto dall’Ansa.Profitti in crescita ma investimenti in calo sulla base dei dati del Ministero dei Trasporti. Nel 2016 Autostrade per l’Italia ha incassato 3,1 miliardi e chiuso con un utile netto di 624 milioni di euro.Gli investimenti sono invece scesi dai 2 miliardi del 2012 a 1,064 miliardi del 2016.

Ecco alcuni dei motivi per cui il governo ha accusato Autostrade ed è intenzionata a revocare la concessione. I Benetton e Atlantia naturalmente pronti alla battaglia legale

Atlantia, conti primo semestre 2018 e stime revoca concessione

Nei giorni precedenti il crollo del Ponte Morandi, Atlantia aveva comunicato i risultati del primo semestre del 2018.

Una società in salute, come dimostrato dalla crescita del 3 per cento dei ricavi operativi a quota 2,9 miliardi di euro rispetto ai 2,83 miliardi dell’analogo periodo dello scorso esercizio.

La società aveva chiuso il primo semestre con un utile netto in rialzo a 531 milioni di euro, registrando un incremento dell’indebitamento netto a 10,34 miliardi di euro a fronte dei 9,5 miliardi di fine dicembre 2017.Nel periodo in esame il flusso di cassa era cresciuto a 1,26 miliardi di euro rispetto al 2017, con investimenti a quota 377 milioni di euro.

La redditività per l’intero esercizio 2018 era attesa in miglioramento ma la tragedia di Genova ha stravolto i piani della società. Da un prezzo medio in Borsa di 25 euro, in pochi giorni il titolo è crollato di oltre il 25 per cento ed oggi viaggia sui minimi dell’anno a poco più di 18 euro.

 

Secondo le ultime stime di Mediobanca, per la revoca anticipata della concessione ad Autostrade, il costo per lo Stato sarebbe di 22,2 miliardi di euro.

Al momento a Piazza Affari le azioni sono in calo dello 0,31 per cento a 18,11 euro.

 

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here