Azioni CNH consolidano rally sostenute da rumors spin-off Iveco ed operazioni M&A

Ancora una seduta sugli scudi per il titolo CNH in avvio di ottava, che seppur limitando il rialzo al +0,66% ha consolidato il rally del 12% fatto registrare nel corso della settimana precedente.

Fari accesi sulle azioni del gruppo italo-americano che progetta, produce e commercializza macchine per l’agricoltura e le costruzioni, veicoli industriali e commerciali, dopo i sempre più insistenti rumors che il management della società sia pronta per lanciare lo scorporo di Iveco. Qualche dubbio forse verrà sciolto nelle prossime ore a margine del Capital Markets Day di CNH.

L’operazione potrebbe spalancare le porte a successive operazioni di M&A. Le indiscrezioni parlano di una possibile Joint venture con il produttore di mezzi pesanti DAF, a sua volta controllata dal colosso statunitense Paccar. Recentemente il nome di Iveco era stato anche accostato alla cinese Geely ed all’indiana Tata, ma in questi casi si ipotizzava addirittura una possibile acquisizione.

Oltre ad Iveco lo scorporo da CNH potrebbe coinvolgere anche la divisione Powertrain, andando a creare una società da circa 15 miliardi di dollari di ricavi, un Ebitda di circa 1,5 miliardi di dollari e un Ebit di circa 0,77 miliardi di dollari. Gli analisti valutano Iveco 4,2 miliardi di dollari e Powertrain circa 3 miliardi di dollari, sulla base dei multipli a cui scambiano le società concorrenti.

Nel caso in cui l’operazione di Spin-Off vada in porto, gli analisti delle grandi case d’affari hanno pronosticato che il titolo CNH possa valere tra i 10,5 euro ed i 12,5 euro; mentre la valutazione potrebbe spingersi tra 13 euro e 13,5 euro in caso di cessione a Paccar o ad altre società asiatiche. Gli esperti del settore sarebbero tuttavia più propensi ad una collaborazione con il gruppo statunitense, poiché con un’intesa con un altro produttore di camion, Iveco potrebbe condividere gli investimenti in nuove tecnologie ed espandersi ulteriormente in quei mercati dove la sua presenza è al momento marginale.

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Andamento azioni CNH Industrial sul breve-medio periodo

Il titolo CNH, come anticipato tra le righe del precedente paragrafo, ha terminato la prima seduta della settimana in rialzo dello 0,66%, a 9,412 euro, ripiegando, tuttavia, dal massimo intraday, nonché top ad un mese toccato a quota 9,58 euro. Il rimbalzo dai minimi in area 7,70 euro, toccati soltanto poco più di due settimane fa, è stato violento (quasi +25%) e repentino, il ché potrebbe causare delle prese di beneficio, in caso di mancanza di notizie importanti sul fronte Spin-Off o M&A.

Come evidente sul grafico con time-frame giornaliero, in alto, nelle ultime tre sedute, le quotazioni si sono allontanate dalle tre medie mobili a 10-25 e 50 giorni, che fungono da supporti. I primi sostegni degni di nota pertanto si collocano sulle medie mobili a 10 e 50 giorni (rispettivamente la linea di colore azzurro e la linea verde sul grafico), che transitano nell’ordine a quota 8,78 euro e 8,735 euro. Poco più giù, in area 8,68 euro transita, invece, la media mobile a 25 giorni (la linea di colore rosso sul grafico), la cui perdita potrebbe causare una nuova ricaduta in area 8 euro. Al rialzo, invece, l’eventuale break-out di area 9,50-9,60 euro potrebbe attivare un modello di trading rialzista con target in area 10-10,20 euro.

Pattern di trading sul titolo CNH Industrial (CNHI.MI) validoda 1 a 5 giorni

Il pattern di trading Long si attiva in caso di recupero oltre 9,484€ in chiusura oraria e pronostica i primi due target price in area 9,542 e 9,64 euro; stop loss in caso di discesa sotto 9,388€ in close orario. Mantenere o aumentare l’esposizione Long nel caso in cui gli acquisti si spingano oltre 9,64€ in chiusura oraria, per cercare di prendere profitto in un primo momento a 9,698 e successivamente a 9,76€; stop loss in caso di ritorno sotto 9,542€ in close orario o giornaliero.

Lecito aprire nuove posizioni lunghe in caso di close orario o daily maggiore di 9,76€, per cercare di sfruttare ulteriori slanci in area 9,82 e 9,918 euro, estesi a 10,014 euro; stop loss in caso di ritorno sotto 9,64€ in close orario o giornaliero. Ed ancora, Long sulla debolezza in caso di affondo a quota 8,906€, in ottica di rimbalzo, in primo luogo a 8,996€ ed in seconda battuta a 9,04€, esteso a 9,178€; stop loss in caso di ulteriori flessioni sotto 8,766€ in chiusura oraria o daily.

Il pattern di trading Short, invece, prende forma nel caso in cui si registri un close orario minore 9,388€ e consiglia di prendere i primi profitti in area 9,33 e 9,236 euro; stop loss in caso di ritorno oltre 9,484€ in chiusura oraria. Mantenere o aumentare le operazioni Short in caso discesa sotto 9,236€ in chiusura di candela oraria, per cercare di sfruttare ulteriori cali in un primo momento a 9,178€ e successivamente a 9,088€; stop loss in caso di ritorno sopra 9,33€ in close orario.

Lecito aprire nuove posizioni corte in caso di flessione sotto 9,088€ in close orario o giornaliero, con l’intento di ricoprirsi in area 9,04 e 8,996 euro, estesa a 8,906 euro; stoppare le operazioni in caso di recupero oltre 9,236€ in close orario o daily. Ed ancora, short speculativi in caso di estensioni rialziste in area 10,014€, per sfruttare eventuali correzioni prima a 9,918€ e successivamente a 9,82€, estese a 9,76€; stop loss in caso di ulteriori allunghi sopra 10,134€ in chiusura di candela oraria o giornaliera.

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