Azioni Google : come investire

Qui su Il Corsivo Quotidiano abbiamo già parlato di Google in maniera implicita, descrivendo le Azioni Alphabet, azioni che sono della holding, ovvero il contenitore di tutte le grandi invenzioni e affascinanti intuizioni dell’azienda di Mountain View.

Quindi, le azioni Alphabet (NASDAQ: GOOG) sono la “stessa cosa” delle azioni di Google (NASDAQ: GOOG), ma attraverso questa mini-guida vogliamo parlare più nello specifico di Google, che del resto è pur sempre una parte fondamentale e pulsante del business di Alphabet. Attenzione però: ci sono anche le azioni (NASDAQ: GOOGL), e l’unica differenza con le (NASDAQ: GOOG) è che queste non hanno diritto di voto, mentre le GOOGL sì. Solitamente, sui migliori broker di CFD sono presenti le azioni GOOG.

Google, che cosa è

Google è prima di tutto un motore di ricerca, il più famoso al mondo, il cui dominio fu registrato nel 1997. Ha seguito successivamente la società Google Inc, fondata nel 1998. Google, oltre a catalogare tutto il web, si occupa anche di servizi di pubblicità, video, applicazioni e sistemi operativi, e molto altro ancora. Attraverso quest’immagine è possibile vedere che Google è in realtà soltanto un ramo di Alphabet (ma un ramo molto importante, in quanto all’interno di Google sono presenti le aziende più redditizie):

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Google è il sito più visitato al mondo da diversi anni ormai, già da prima del 2000 era il motore di ricerca più gettonato. È così popolare che è stato inventato il verbo “Googlare”, un vero e proprio neologismo tutt’oggi utilizzato.

Google, controlla questi servizi:

YouTube: il Google dei video. È organizzato in canali, e consente di accedere ad una libreria dalla grandezza spropositata, permettendo di fruire di contenuti multimediali potenzialmente illimitati. È organizzato in canali, ai quali ci si può abbonare (gratuitamente).

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Adsense e Adwords: sono il cuore della pubblicità, il primo serve ai publisher per mettere annunci pertinenti sui propri siti e guadagnare, il secondo serve invece agli editori che vogliono creare annunci visualizzati su Google e nella rete di siti (come ad esempio YouTube) pagando per ricevere visite autorevoli dagli utenti del sito. Adwords è la maggiore entrata monetaria di Google.

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Android: molto probabilmente è il sistema operativo che gira sui vostri dispositivi mobile, e c’è poco altro da dire. Si tratta del sistema operativo mobile più diffuso al mondo, e detiene circa l’80% del market share mondiale.

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Maps: Google Maps è un’altra fantastica applicazione di Google: permette di utilizzare delle mappe estremamente interattive, sulle quali è anche possibile anche volendo “viaggiare” grazie a Google Street Map, una sorta di realtà virtuale delle mappe, che consente essenzialmente di visualizzare delle viste panoramiche a 360° gradi in orizzontale e a 290º in verticale lungo le strade; è come essere lì, anche se in realtà stiamo comodamente seduti sul divano di casa.

La Storia di Google

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Tutto nasce quando Larry Page e Sergey Brin, due talentuosi studenti di Stanford, fissati con la matematica, a 25 anni nel settembre del 1998, decidono di fondare Google. All’inizio non avevano fondi, e quindi decidono di vendere l’azienda a colossi come Altavista e Yahoo!, ma ottenendo solo dei “No”. Larry e Sergey decidono quindi di dedicare anima e corpo al progetto Google, progetto che aveva l’obiettivo di permettere a tutti di trovare tutto. Google, qualche anno più tardi sarebbe diventata l’azienda con più capitalizzazione al mondo, anche più di Apple.

Il pagerank è senza dubbio l’invenzione più nota, che ha permesso a Google di essere quello che è oggi. Larry e Sergey, nel loro documento che descrive il Pagerank, affermarono di aver preso ispirazione dall’Hyper Search dell’italiano Massimo Marchiori, l’Hyper Search è le fondamenta per l’analisi dei link per i motori di ricerca.

Il Pagerank, a sua volta, è un modo per cercare di far capire l’importanza di una pagina, e quindi di ordinarla nelle SERP del motore di ricerca. I motori, a quel tempo, si limitavano a contare le ricorrenze della parola ricercata, mostrando quindi risultati non pertinenti e “manipolati”. Se un sito è citato e consigliato da molti altri siti, significa che ha dei contenuti pertinenti, e quindi va fatto vedere prima degli altri. Non vengono ovviamente contati soltanto i link, ma anche la loro qualità, ovvero: se domani il Wall Street Journal dovesse citare questo articolo su Google, si tratterebbe di un risultato estremamente positivo per questa pagina.

Google ha avuto successo, per il semplice motivo che ha mostrato dei risultati estremamente pertinenti alla ricerca fatta. Quando tutti fallivano, Google ha sempre fornito risultati “perfetti”. Poi è arrivata la diversificazione, Larry e Sergey hanno ben pensato che non bastava semplicemente un motore di ricerca, ma servivano molti altri servizi, come Gmail (email), YouTube (video), Adsense/Adwords (pubblicità), Google Maps (Mappe) e molto altro ancora.

Investire in azioni Google

Oggi, Google (o meglio, Alphabet, in quanto in borsa non ci si riferisce più a Google, ma alla nuova azienda) vale 485,90 miliardi di dollari, più di Apple, più di tutti.

Un dibattito molto acceso nei corridoi di Wall Street, è se conviene più investire in Google o in Apple. Diciamo subito che Google non offre un dividendo, e non ha una clientela così fidelizzata come quella di Apple, ma c’è però da dire che Google domina il mercato degli smartphone, con un market share di Android che è praticamente dell’80%.

Google, continua infatti a crescere, a dominare, e ad innovare. Grazie inoltre alla nuova struttura di Alphabet, la holding che controlla tutto ciò che è Google, e i vari progetti “laterali”, è possibile per gli azionisti capire cosa sta “fruttando” all’azienda, e cosa no.

Investire in Google infatti, non significa più investire nel motore di ricerca, 10 anni fa poteva essere così, ma oggi Google copre praticamente ogni campo nel settore tecnologico, e a breve arriverà anche in quello automobilistico (grazie alla partnership con FCA) e chissà, magari un domani vedremo una “Fiat 500 Google” con la funzionalità di autopilot, android e Google maps integrato e molto altro ancora, potrebbe essere una scelta molto azzeccata, e con i servizi che offre il gigante di Mountain View, le possibilità possono essere innumerevoli.

Alphabet, dà grandi possibilità a quello che un tempo era Google, di espandersi oltre il suo business principale.
Google è sempre stata una vera e propria stella di Wall Street, grazie alle sue azioni Google. Dall’IPO del 2004, le azioni di Google sono salite del 1600 percento:

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La crescita di Alphabet, permetterà alle azioni “GOOG” di continuare a beneficiare di ancora questo valore che è lì che aspetta di essere “sprigionato”, e quindi ci aspettiamo altri 12 anni e oltre, di crescita spaventosa per le azioni di Google, proprio come è successo dal 2004 ad oggi.
Le azioni di Google sono un “top investimento” grazie alla loro leadership in tutti i settori con la più grande crescita mondiale: mobile, digitale, video, nuove tecnologie, fibra, realtà virtuale, auto che si guidano da sole, internet of things e molto altro ancora.

Ha quindi senso investire nelle azioni Google (Alphabet)? Crediamo assolutamente di sì, e soltanto un pazzo potrebbe non voler investire nel colosso fondato da Sergey Brin e Larry Page.

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Giornalista indipendente e trader privato. Sono laureato in Economia e finanza e mi occupo di analisi finanziarie e di notizie sull'economia.

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