Azioni Snam : Italgas esce e si quoterà in borsa già a partire da quest’anno.

A seguito della presentazione del piano strategico tenutasi quest’anno nella città metropolitana di Londra, il consiglio di amministrazione del gruppo dei gasdotti, che ha preso parte alla Cdp sotto la presidenza di Carlo Malacarne, ha deciso di approvare la separazione di Italgas dal gruppo Snam. Attraverso il comunicato ufficiale, diffuso quasi subito dopo l’incontro, emerge anche che, oltre la scissione, sarà avviata anche un’altra operazione che comprende, in modo unitario e contestuale, la scissione parziale e proporzionale e la possibilità di quotazione, presso il Mta, il Mercato Telematico Azionario di Milano, di una nuova società, che nasce grazie alla scissione e avrà il ruolo di holding della partecipazione in Italgas. Dunque, questa nuova società, nella quale Italgas verrà incorporata, avrà, tra le altre cose, come conseguenza l’assegnazione ai soci Snam di una azione della nuova società ogni cinque azioni Snam detenute. Dunque, considerando la quotazione della nuova società, non ci sarà un diritto di recesso dei vecchi azionisti ed, inoltre, Snam potrà mantenere, dopo la scissione, una quota del 13,5% di Italgas. Adesso non resta che aspettare lì approvazione di tutti i soci, che verrà verificata durante il corso di un’assemblea nei primi di agosto.

Quotazioni Azioni Snam Rete Gas in tempo reale

A guidare la nuova società con Italgas ci sarà il manager Paolo Gallo, nel ruolo di amministratore delegato, già conosciuto nel settore per essere riuscito a concludere con grande successo la privatizzazione di Grandi Stazioni, con un in casso superiore a ciò che si sperava e che oscilla intorno ad un miliardo. Inoltre, secondo Marco Alverà, la separazione di Italgas da Snam permettere ad entrambi le società di intensificare il proprio rispettivo business in maniera più autonoma e concreta. L’amministratore delegato ha dichiarato intatti che: << Snam potrà consolidare la propria leadership contribuendo a integrare ulteriormente i mercati del gas in Europa e Italgas potrà cogliere al meglio le opportunità di sviluppo legate alle nuove gare d’ambito».

La scissione prevederà anche che Cdp Reti e Cdp Gas dovranno sottoscrivere un patto sociale che avrà come oggetto le rispettive partecipazioni del 13,5%, 25,08% e 0,97%, in totale oltre il 39%. Mentre il piano strategico, da qui al 2010, prevede investimenti per 4,3 miliardi di euro in Italia nei cinque anni, di cui 900 milioni nel 2016. Come obiettivo fondamentale ci si pone quello di sostenere lo sviluppo delle infrastrutture nazionali e la loro interconnessione con quelle europee. Si pensa ad un investimento di 3,9 miliardi nel business del trasporto e del Gnl, che sarebbe il gas naturale liquefatto, e 0,5 miliardi nelle attività di stoccaggio. Seguendo questo piano, è previsto che nel periodo di interesse il valore del capitale investito netto dovrà crescere a un tasso medio annuo dell’1% rispetto ai 19,2 miliardi di fine 2015. A seguito di questa scissione e non appena è stato diffuso il comunicato ufficiale dello scorporo di Italgas e del piano industriale, il titolo ha già guadagnato in Borsa più del 2%.

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