Boom d’investimenti per ENEL dal piano industriale 2020-2022, ma il titolo rimane fermo al palo

Reazione tiepida in borsa per le azioni del colosso dell’energia italiano, che ha alzato il sipario sul nuovo piano industriale 2020-2022. A due ore dell’apertura degli scambi della seduta di Martedì 26 Novembre, il titolo, infatti, sta cedendo l’1,21% a 6,757 euro. La strategia del gruppo guidato dall’AD Francesco Starace per il prossimo triennio punta principalmente agli investimenti, senza tuttavia deludere sotto l’aspetto di utili e remunerazione dei propri azionisti.

L’ammontare dell’investimento al 2022 sarà pari a 28,7 miliardi di euro, evidenziando un aumento dell’11% rispetto al precedente piano industriale. Starace ha spiegato alla comunità finanziaria che gli obiettivi prefissati dalla nuova strategia mirano allo sviluppo sostenibile, ovvero: all’Energia Pulita ed Accessibile, all’Industria ed alle Innovazioni ed alle infrastrutture in Città e per le comunità. La società pertanto vuole recitare un ruolo primario nella lotta contro il cambiamento climatico.

I forti investimenti non graveranno sui margini, che sono stati invece pronosticati in crescita costante. L’Ebitda atteso per il 2022 salirà infatti a 20,1 miliardi di euro (+13%), passando per i 18,6 ed i 19,4 miliardi di euro, pronosticati rispettivamente per il 2020 e 2021.

Visto in crescita anche l’utile netto, che al 2022 dovrebbe assestarsi a 6,1 miliardi di euro, in forte ascesa (+27%) rispetto ai 4,8 miliardi di euro indicati per il 2019. Al risultato appena evidenziato ci si arriverà passando per i 5,4 miliardi di euro di utile netto atteso per il 2020 ed i 5,8miliardi di euro pronosticati per il 2021.

Buone notizie anche sul fronte dei dividendi. Per la cedola attesa per il 2020 è stato garantito un aumento minimo di 1 cent/ euro per azione nel 2020 (0,35 euro). Per il biennio 2021-2022, il dividendo unitario dovrebbe salire rispettivamente a 0,37 euro e 0,40 euro.

Unica nota stonata del piano strategico, l’inevitabile aumento dell’indebitamento finanziario netto, che durante i prossimi tre anni dovrebbe lievitare di 1,4 miliardi di euro, passando dai 45,9 miliardi di euro 2019 ai 47,3 miliardi di euro al 2022.

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Andamento azioni ENEL nel breve-medio periodo

Il quadro tecnico rialzista di breve-medio periodo del titolo Enel inizia a lanciare dei primi segnali di cedimento. Come evidente sul grafico con time-frame giornaliero, in alto, le quotazioni si sono portate a contatto con il supporto principale rappresentato dalla media mobile a 50 periodi (la linea di colore verde sul grafico con time-frame giornaliero, in alto).

Da notare inoltre che le tre EMA di riferimento si sono appiattite in uno strettissimo trading range compreso tra area 6,82-6,83 euro delle EMA a 10 e 25 periodi (rispettivamente la linea di colore azzurro e la linea rossa sul grafico) ed area 6,77 euro dell’EMA a 50 giorni.

L’eventuale perdita del sostegno appena segnalato, in chiusura daily o peggio ancora settimanale, potrebbe attivare una gamba ribassista con primo target in area 6,65 euro e secondo obiettivo più profondo in area 6,55-6,50 euro. Il ritorno del prezzo al di sopra di tutte le medie mobili indicate precedentemente, invece, dovrebbe favorire un nuovo test dei recenti massimi di periodo in area 7 euro, un livello che se superato in chiusura settimanale potrebbe avviare una nova fase rialzista di brevissimo con target in area 7,25-7,30 euro.

Pattern di trading sul titolo Enel (ENEL.MI) valido da 1 a 5 giorni

Il pattern di trading Long si attiva in caso di recupero oltre 6,82€ in chiusura oraria e pronostica i primi due target price in area 6,845 e 6,885 euro; stop loss in caso di discesa sotto 6,75€ in close orario. Mantenere o aumentare l’esposizione Long nel caso in cui gli acquisti si spingano oltre 6,885€ in chiusura oraria, per cercare di prendere profitto in un primo momento a 6,92 e successivamente a 6,982€; stop loss in caso di ritorno sotto 6,82€ in close orario o giornaliero.

Lecito aprire nuove posizioni lunghe in caso di close orario o daily maggiore di 6,982€, per cercare di sfruttare ulteriori slanci in area 7,025 e 7,095 euro, estesi a 7,165 euro; stop loss in caso di ritorno sotto 6,885€ in close orario o giornaliero. Ed ancora, Long sulla debolezza in caso di affondo a quota 6,415€, in ottica di rimbalzo, in primo luogo a 6,465€ ed in seconda battuta a 6,515€, esteso a 6,575€; stop loss in caso di ulteriori flessioni sotto 6,30€ in chiusura daily.

Il pattern di trading Short, invece, prende forma nel caso in cui si registri un close orario minore 6,75€ e consiglia di prendere i primi profitti in area 6,71 e 6,64 euro; stop loss in caso di ritorno oltre 6,82€ in chiusura oraria.Mantenere o aumentare le operazioni Short in caso discesa sotto 6,64€ in chiusura di candela oraria, per cercare di sfruttare ulteriori cali in un primo momento a 6,615€ e successivamente a 6,575€; stop loss in caso di ritorno sopra 6,71€ in close orario.

Lecito aprire nuove posizioni corte in caso di flessione sotto 6,575€ in close orario o giornaliero, con l’intento di ricoprirsi in area 6,515 e 6,465 euro, estesa a 6,415 euro; stoppare le operazioni in caso di recupero oltre 6,64€ in close orario o daily. Ed ancora, short speculativi in caso di estensioni rialziste in area 7,165€, per sfruttare eventuali correzioni prima a 7,095€ e successivamente a 7,025€, estese a 6,982€; stop loss in caso di ulteriori allunghi sopra 7,25€ in chiusura giornaliera.

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