Conviene investire sui mercati azionari?

Il trading in Borsa è da sempre una delle fissazioni più comuni tra coloro che si occupano di mercati finanziari. Molti vogliono investire sui mercati azionari perché pensano che sia un modo rapido per fare soldi, altri invece temono che sia un modo per perdere i propri capitali ed entrare a far parte del famoso “parco buoi”, cioè del massiccio gruppo dei trader che non ottengono alcun vantaggio ma che sono destinati a perdere tutto.

La domanda che sorge spontanea è dunque se conviene investire sui mercati azionari oppure no.

La risposta è “dipende”. In effetti investire in Borsa è conveniente, sotto molti punti di vista ma bisogna fare molta attenzione. Partiamo da un presupposto basilare: investire in Borsa è molto diverso da giocare in Borsa. Invito tutti coloro che pensano che la Borsa sia un gioco a visitare https://www.diventaretrader.com/investire-in-borsa.html per rendersi conto di quello che significa investire in Borsa.

Sicuramente possiamo dire che giocare in borsa non conviene, investire sì. Ma questo non basta. Ci sono decine di migliaia di piccoli investitori italiani che per anni hanno investito in Borsa e hanno perso tutto, pur avendo operato con serietà. Pensiamo, giusto per fare qualche esempio, ha coloro che hanno investito in titoli Parmalat, Alitalia o in azioni del gruppo Ligresti. Sono rimasti con un pugno di mosche in mano. E allora investire in borsa non conviene?

Non è detto. Pensiamo a Warren Buffet[metti foto] che è riuscito a costruire uno dei più grandi imperi finanziari mondiali e a diventare uno degli uomini più ricchi del mondo proprio grazie agli oculati investimenti in Borsa. Certo ci ha messo decenni ed è un uomo caratterizzato da un’intelligenza finanziaria elevatissima, ma il suo non è un caso così raro: sono tantissime le persone, in tutto il mondo, che riescono a guadagnare con la Borsa cifre elevate, anche partendo da un capitale iniziale piuttosto scarso. Insomma, investire in Borsa conviene, a patto di conoscere alcuni semplici accorgimenti. Non li chiamo segreti, lascio volentieri questa parola ai venditori di ebook e di guide farlocche su come giocare in borsa.

La Borsa non è un gioco

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Per prima cosa deve essere veramente molto chiaro che la Borsa non è un gioco, non è un modo per fare soldi facili. La Borsa è il mercato finanziario dove si scambiano titoli azionari, cioè quote di aziende. Per guadagnare è necessario capirne i meccanismo di base che non sono difficili ma ci vuole attenzione e studio. Questo non significa che solo gli esperti possono fare investimenti azionari: con gli strumenti finanziari più innovativi tutti possono investire, anche i più inesperti. Tuttavia chi è inesperto e comincia a fare trading in Borsa deve necessariamente dedicarsi allo studio delle strategie di investimento. Molto spesso ci sono persone che, utilizzando strumenti innovativi come le opzioni binarie, riescono a ottenere risultati eccellenti anche semplicemente osservando i grafici. Questo non significa giocare, è un modo anzi per fare analisi tecnica in maniera intuitiva. Operare a caso, con l’atteggiamento di fare una scommessa, questo significa giocare e porta inevitabilmente a perdere molti soldi, di solito tutti.

Gli strumenti giusti per investire in Borsa

Il segreto per guadagnare con la Borsa è utilizzare gli strumenti giusti. Il modo più intuitivo di investire è quello di comprare i titoli azionari. Purtroppo però non è una buona idea per il piccolo investitore. Per prima cosa quando si compra un titolo azionario si ottiene la possibilità di guadagnare quando il titolo sale ma si perde se il titolo scende. Nel caso in cui il prezzo inizia a scendere non esiste difesa se non vendere: ma vendendo si ottiene subito una perdita. Possedere un titolo azionario da diritto ad un dividendo, ma questo si fatto è già incorporato nel prezzo del titolo e quindi è un vantaggio solo apparente. Non è un caso, infatti, che quando viene distribuito il dividendo il prezzo del titolo scende esattamente del valore del dividendo distribuito. L’altro vantaggio è quello di poter partecipare alla vita dell’azienda, intervenendo nelle assemblee e nominando gli organi societari. Tuttavia questo ha un impatto significativo solo se si possiedono grandi quantità di azioni. Con poche azioni si può sempre intervenire nelle assemblee societarie, ordinarie e straordinarie, ma si fa più che altro la figura dei buffoni.

Visto che non c’è alcun vantaggio concreto a comprare fisicamente un’azione e anzi ci sono numerosi vantaggi, perché farlo? Il modo migliore di investire nei mercati azionari è utilizzare gli strumenti derivati. Questi sono strumenti molto flessibili che consentono di guadagnare sia quando il mercato va in alto che quando va in basso. Chi avesse utilizzato i derivati per speculare su Alitalia, Parmalat o Fondiaria avrebbe potuto guadagnare un sacco di soldi. Ammesso che utilizzare questi titoli per speculare sia una buona idea, ma questo lo vediamo più in la.

Tra gli strumenti derivati più adatti, per la loro semplicità, ad operare sui mercati azionari dobbiamo sicuramente citare i Contratti per Differenza (CFD) e le opzioni binarie. Questi tipi di derivati hanno il vantaggio di essere davvero semplici da gestire, da tutti i punti di vista.

La scelta dei mercati

Non tutti i mercati borsistici del mondo sono uguali: ci sono mercati grandissimi ed efficienti, altri piccoli e opachi. Possiamo fare due esempio concreti: il NASDAQ e la Borsa di Milano. Il NASDAQ è grandissimo, efficiente, i prezzi si muovono in modo assolutamente trasparente. Non ci sono mai operazioni strane sul NASDAQ. La Borsa di Milano, invece, è caratterizzata da un basso grado di trasparenza e da operazioni molto strane. Proprio la Borsa di Milano è la patria di elezione del parco buoi, cioè di quella massa di investitori che è destinata a perdere il proprio denaro, anche quando opera con gli strumenti giusti e con razionalità. Il problema è che ci sono poteri forti che comandano le aziende: basti pensare al ruolo che ha svolto Mediobanca per decenni o al sacco di Telecom Italia messo in atto da Tronchetti Provera che non possedeva nemmeno il 30% dell’azienda. Quindi possiamo dire che quando si devono selezionare i titoli su cui operare, è molto meglio selezionare titoli quotati sul NASDAQ (o al New York Stock Exchange, o alla Borsa di Londra) piuttosto che titoli italiani. Alla fine non cambia nulla perché i migliori broker di azioni danno la possibilità di investire sui principali titoli azionari mondiali, a prescindere da dove sono quotati.

Appassionato di economia e finanza, porto il mio parere indipendente sui temi economici di maggiore interesse. Nel 2008 sono diventato giornalista ed editore.

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