Azioni Mediaset si sgonfiano dopo mancato accordo tra Fininvest e Vivendi

Si spegne sul finale della scorsa ottava la parabola ascendente delle azioni del “Biscione“, che hanno chiuso l’ultima seduta del mese di Novembre in calo dell’1,61% a 2,744 euro. Brusco passo indietro per le quotazioni dopo aver toccato un massimo a quasi tre settimane a quota 2,836 euro.

La caduta del titolo Mediaset è arrivata dopo lo stop delle trattative tra l’azionista di maggioranza Fininvest e l’altro socio rilevante, la francese Vivendi, pronta a cedere il 19,2% della propria partecipazione detenuta attraverso Simon Fiduciaria.Il gruppo francese chiedeva un prezzo d’uscita intorno ai 3,1 euro per azione, mentre Fininvest non era intenzionata a sborsare più di 2,77 euro più eventuali conguagli per azione, in totale non oltre i 3 euro. Sul 9,9% residuo in mano a Vivendi era stato invece proposto un patto di non belligeranza ed uno “ stand-still “reciproco sull’acquisto di altre azioni del nuovo soggetto MFE

Con il mancato accordo il tribunale di Milano fisserà un’udienza per discutere sulle richieste di Vivendi di sospendere l’operazione Media For Europe (MFE), promossa da Fininvest, e che si basa sulla fusione delle attività italiane con quelle spagnole, in una holding olandese, capace di stringere alleanze con alti gruppi televisivi europei, in primis con ProSiebensat.1 di cui la stessa società di Cologno Monzese è già azionista. Secondo la società delle TLC francese tale operazione sarebbe solo il pretesto di rafforzare la presa di Fininvest su Mediaset, mettendo ulteriormente all’angolo il socio transalpino.

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Andamento azioni Mediaset sul breve-medio periodo


Sotto l’aspetto tecnico, il titolo Mediaset ha disegnato una candela decisamente ribassista, andando a segnare prima un nuovo massimo di periodo e poi una chiusura daily al di sotto del minimo della seduta precedente. Come evidente sul grafico con time-frame giornaliero, in alto,la candlestick denominata “Engulfing Bearish“ ha interamente coperto tutto il copro della candela della precedente sessione. Il calo inoltre si è consumato con un’accelerazione del volume di scambio, in crescita del 65% rispetto a quello della seduta precedente. Tutti fattori che stanno segnalando un’inversione del trend rialzista di brevissimo.

Maggiori conferme si avranno in caso di discesa al di sotto del primo supporto rappresentato dalla media mobile a 10 giorni (la linea di colore azzurro sul grafico), che passa in area 2,735. A poca distanza, in area 2,715 passano anche le medie mobili maggiori a 25 e 50 giorni (rispettivamente la linea di colore rosso e la linea verde sul grafico).

Nel caso in cui la pista ribassista dovesse essere confermata, le quotazioni potrebbero cedere ulteriore terreno spingendosi in prima battuta verso area 2,65 euro ed in secondo luogo in area 2,60 euro.

L’eventuale tenuta delle EMA di riferimento o di area 2,65-2,60 euro, invece, potrebbe scatenare una reazione importante che, oltre ad annullare lo scenario al ribasso evidenziato in precedenza, potrebbe favorire il ritorno sopra area 2,80-2,85 euro, importante fascia di resistenza di breve-medio periodo. Il break-out dell’ostacolo appena segnalato, se confermato in chiusura settimanale, potrebbe invece fornire ulteriore forza per un allungo in area 3 euro ed oltre.

Pattern di trading sul titolo Mediaset (MS.MI) valido da 1 a 5 giorni

Il pattern di trading Long si attiva in caso di recupero oltre 2,75€ in chiusura oraria e pronostica i primi due target price in area 2,766 e 2,794 euro; stop loss in caso di discesa sotto 2,716€ in close orario. Mantenere o aumentare l’esposizione Long nel caso in cui gli acquisti si spingano oltre 2,794€ in chiusura oraria, per cercare di prendere profitto in un primo momento a 2,81 e successivamente 2,828€; stop loss in caso di ritorno sotto 2,744€ in close orario o giornaliero.

Lecito aprire nuove posizioni lunghe in caso di close orario o daily maggiore di 2,828€, per cercare di sfruttare ulteriori slanci in area 2,846 e 2,874 euro, estesi a 2,902 euro; stop loss in caso di ritorno sotto 2,794€ in close orario o giornaliero.Ed ancora, Long sulla debolezza in caso di affondo a quota 2,58€, in ottica di rimbalzo, in primo luogo a 2,606€ ed in seconda battuta a 2,634€, esteso a 2,654€; stop loss in caso di ulteriori flessioni sotto 2,546€ in chiusura oraria o daily.

Il pattern di trading Short, invece, prende forma nel caso in cui si registri un close orario minore 2,716€ e consiglia di prendere i primi profitti a quota 2,696 e successivamente a quota 2,68 euro; stop loss in caso di ritorno oltre 2,75€ in chiusura oraria. Mantenere o aumentare le operazioni Short in caso discesa sotto 2,68€ in chiusura di candela oraria, per cercare di sfruttare ulteriori cali in un primo momento a 2,654€ e successivamente a 2,648€; stop loss in caso di ritorno sopra 2,716€ in close orario.

Lecito aprire nuove posizioni corte in caso di flessione sotto 2,648€ in close orario o giornaliero, con l’intento di ricoprirsi in area 2,634 e 2,606 euro, estesa a 2,58 euro; stoppare le operazioni in caso di recupero oltre 2,68€ in close orario o daily. Ed ancora, short speculativi in caso di estensioni rialziste in area 2,902€, per sfruttare eventuali correzioni prima a 2,874€ e successivamente a 2,846€, estese a 2,81€; stop loss in caso di ulteriori allunghi sopra 2,94€ in chiusura di candela oraria o giornaliera.

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