Mercati di fronte ad una correzione ? Ce lo dice un grafico

Abbiamo un nuovo crollo di Wall Street del 29 davanti, solo che non lo sappiamo. O meglio, voi che state leggendo il nostro blog, che ogni giorno vi offre il meglio di finanza, trading ed economia, lo sapete. Adesso. E noi vogliamo premiarvi, dicendovi tutto quello che sappiamo a che siamo riusciti ad attingere da Bloomberg.

I mercati azionari di tutto il mondo sono stati e sono tutt’ora nel bel mezzo di in una corsa rialzista, che si è ormai estesa da molto tempo, ma gli economisti stanno diventando sempre più preoccupati sul fatto che proprio questa corsa potrebbe presto essere volgendo al termine.

Due nuovi grafici in tempo reale, direttamente dagli studi della Deutsche Bank e Bank of America Merrill Lynch, mostrano che le azioni, adesso, sono in una situazione troppo bella per essere vera e che se la storia ci insegna il futuro, dobbiamo prepararci ad una violentissima correzione dei mercati.

Vediamo prima il grafico di BAML, che mostra come il movimento rialzista dell’azionario – guidata da US consumer discrezionale nella spesa e nella vendita al dettaglio, media, e per il tempo libero – si confronta con le altre manifestazioni storiche.

grafico-correzione-mercati

La lunghezza e la grandezza dei consumi discrezionali di oggi si sta avvicinando ai livelli del crollo delle dotcom e della grande bolla di Wall Street.

Il grafico mostra che il settore collettivo è andato verso l’alto vicino al livello di 350% in circa 1.500 giorni. Solo sei rally rialzisti sono durati più a lungo. Questo suggerisce che ci stiamo avvicinando alla fine della vita naturale della corsa dei tori. Corsa che stiamo vivendo in questi mesi nella sua parte più importante.

Il rally dei consumatori si sta chiudendo su tali avvenimenti, tristemente famosi quali:

– 1929, rally del Dow, che si è conclusa nel crollo di Wall Street;
– 2000, rally del Dow, ricordato come la bolla dotcom;
– L’aumento del Nikkei nel 1987, chiamato anche l’inizio della bolla dei prezzi degli asset giapponesi.

E se queste somiglianze non fossero preoccupanti abbastanza, Bank of America avverte anche che i fondamentali non supportano il rally al quale stiamo assistendo. In breve, i consumatori statunitensi non stanno aumentando la spesa discrezionale alla stessa velocità dell’aumento del valore del settore azionario. Le scorte sono diventate quindi nettamente scollegate dalla realtà.

Giornalista indipendente e trader privato. Sono laureato in Economia e finanza e mi occupo di analisi finanziarie e di notizie sull'economia.

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