L’UE sanziona la Nike: multa da 12,5 milioni di euro

L’Unione Europea ha inflitto una pesante sanzione al colosso Nike, una delle aziende leader nel campo dell’abbigliamento e degli accessori sportivi.

Scopriamo tutti i retroscena e il parere del Codacons sulla vicenda che ha visto sanzionare la multinazionale Nike.

UE sanziona la Nike: la vicenda

La multa ammonterebbe addirittura a 12.5 milioni di euro, questo perché, dopo indagini svoltesi da parte della Commissione europea, sarebbe emerso che il colosso sportivo abbia vietato la commercializzazione di prodotti di famose squadre di calcio all’interno di alcuni paesi europei, dove questa detiene i diritti dì commercializzazione.

I prodotti chiamati in causa riguarderebbero squadre molto importanti del panorama europeo: il Barcellona, la Juventus ed il Manchester United.

Ciò viola quanto dalla Comunità Europea, visto che tutti i paesi membri all’interno di essa devono godere degli stessi diritti per quanto riguarda il commercio in ambito sportivo.

Vista poi l’importanza che questi stanno avendo nella vita delle persone, non permettere di poter avere il loro oggetto del desiderio, sarebbe un reato.

Difatti, la mancata produzione dei prodotti crea insoddisfazione e permette ai commercianti, di agire in maniera ingiusta nei confronti dei pochi prodotti presenti sul mercato, ponendo cifre spropositate, a danno degli acquirenti, che non possono fruire liberamente e regolarmente del loro acquisto.

Difatti, regolarizzare in maniera libera questi prodotti, all’interno di tutta la comunità europea, favorisce gli scambi e rende più accessibile l’acquisto ai singoli individui, ovunque si trovino nella comunità.

Come funziona nello specifico il sistema? I colossi internazionali, come ad esempio Nike, sfruttano i vari marchi sportivi o altro, di cui acquistano i diritti, per espandere il proprio marchio nella comunità. Difatti, queste concedono poi ai commercianti di poter vendere il loro prodotto.

Nike, appunto, avrebbe limitato, in alcune zone d’Europa, che alcuni di questi prodotti, venissero venduti in alcuni paesi. Sarebbe addirittura arrivata a minacciare questi della revoca della licenza, qualora si fossero opposti, o l’avessero fatto ugualmente.

Sembra che questo genere d’azione sia stata perpetrata per addirittura tredici anni all’interno della comunità europea, fino a circa due anni fa, creando divisioni all’interno di essa ed un notevole danno per i consumatori che dovevano accedere al servizio.

L’azienda Nike, sembra abbia collaborato con le verifiche fatte e, grazie a questo comportamento collaborativo, sia riuscita ad ottener uno “sconto” sulla pena finale: una riduzione del quaranta per cento sulla sanzione irrogata.

Il parere del Codacons sulla vicenda Nike

Il Codacons si è espresso sulla vicenda, ancor prima della stessa azienda Nike, definendo questa, come un qualcosa di inaccettabile, visto il notevole danno che questa ha creato a milioni di consumatori.

La pena doveva essere notevolmente più pesante. Anche perché le multinazionali fanno il loro “gioco” senza tener conto di niente e nessuno, essendo troppo libere di agire in maniera indiscriminata.

Una multa più salata, appropriata al danno, avrebbe potuto dare risultati migliori, scoraggiando questo genere di comportamento e di modo di operare all’interno del mercato comunitario.

Anche perché una multa di poco superiore ai dodici milioni di euro è come fare il “solletico” ad una multinazionale di così notevole portata, che potrà continuare tranquillamente a fare il suo gioco, senza capire minimamente la gravità del danno arrecato.

Questa comunque sembra essere la decisione definitiva da parte della Commissione europea, che ha approvato la sanzione.

La speranza è che questo genere d’azione, raggiunga i risultati sperati e riporti ordine e disciplina all’interno del buon funzionamento dei mercati.

Questo, comunque, rimane un obbiettivo di difficile raggiungimento al momento, tenuto conto della portata che queste multinazionali hanno all’interno dell’economia e non solo del panorama europeo, ma di quello mondiale, e dei notevoli fatturati che producono di anno in anno.

Difatti proprio questi ultimi, concedono dei poteri quasi illimitati a queste multinazionali, che agiscono in conformità dei soli propri interessi economici.

D’altra parte, il loro prestigio e la Brand Reputation, gli permette di creare notevoli vantaggi a Stati ed imprese, che continuano ad appoggiarne gli interessi, assicurando una protezione incondizionata.

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