Samsung crolla in Borsa : bloccate le vendite del Galaxy Note 7

Il titolo Samsung crolla alla Borsa di Seul dopo l’annuncio di sospensione della produzione e del blocco delle vendite del Galaxy Note 7. È possibile che lo smartphone prenda fuoco a causa di batterie difettose. Secondo fonti piuttosto vicine ai vertici dell’azienda, in caso di ritiro definitivo del telefono dal mercato, la società dovrebbe affrontare un crack economico da 17 miliardi di dollari per mancati introiti.

Samsung alla Borsa Seul

Le azioni di Samsung hanno archiviato la seduta alla Borsa di Seul in calo dell’8 per cento, dopo l’annuncio della sospensione della produzione e del blocco delle vendite del Galaxy Note 7.

Il motivo di questo nuovo stop è dovuto al pericolo che il telefono prenda nuovamente fuoco a causa delle batterie difettose. Sul sito Usa della multinazionale asiatica è stato pubblicato un comunicato in cui si chiede espressamente ai possessori dello smartphone di spegnerlo e non utilizzarlo, invitando gli acquirenti a sostituirlo con un altro dispositivo o farsi rimborsare dal venditore. Un problema molto grave per Samsung tanto che nelle scorse settimane l’ha costretta a richiamare ben 2,5 milioni di smartphone.

Un Galaxy Note 7 che da modello di punta e di successo, è pronto a tramutarsi in un grandissimo fiasco per il colosso sudcoreano e costare fino a 17 miliardi di dollari. Il motivo del blocco delle vendite, a seguito di una serie di problemi riscontrati per possibile rischio incendio, anche su smartphone rientranti nel programma di sostituzione. Soddisfazione è stata espressa dalla “Consumer Product Safety Commission” degli Stati Uniti che ha lodato la decisione adottata dalla società sudcoreana.

Samsung contro Apple

Nelle ultime ore è tornata attuale la questione inerente la disputa dei brevetti tra Apple e Samsung, arrivata davanti alla Corte Suprema americana. Samsung è stata condannata a pagare una multa da 400 milioni di dollari per aver violato una serie di brevetti sul design di Apple. Si tratta di una causa giudiziaria che ha avuto inizio nel 2012 e per il quale in parte è stato già trovato un accordo. Samsung sborserà ad Apple un risarcimento da 548 milioni di dollari invece di 1 miliardo inizialmente chiesto da Cupertino.

Mentre i 548 milioni di dollari riguardano i brevetti tecnologici, la multa da 400 milioni di dollari è stata inflitta dopo le accuse a Samsung di aver copiato il design di Apple.

La Corte Suprema Usa si pronuncerà in merito alla vicenda. Da un lato Samsung che chiede la piena tutela dei principi della concorrenza, dall’altro Apple che punta alla salvaguardia della proprietà intellettuale. Dovesse andare male, un’altra tegola è pronta a colpire l’azienda sudcoreana, già messa a dura prova dall’inaspettato flop del Galaxy Note 7.

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