Trimestrali Usa: J.P. Morgan, Wells Fargo e Citigroup

Pubblicate le trimestrali Usa delle tre grandi banche J.P. Morgan, Wells Fargo e Citigroup. Risultati in linea di massima positivi e superiori alle attese degli analisti.

J.P. Morgan trimestrale

J.P. Morgan ha archiviato il secondo trimestre dell’anno con un utile netto in rialzo a quota 7,03 miliardi di dollari, ovvero 1,82 dollari ad azione. Superate le previsioni del mercato ferme a 1,58 dollari. Un dato migliore anche dei 6,2 miliardi di dollari dell’analogo periodo dello scorso esercizio.

In crescita anche i ricavi per la banca statunitense del 4,7 per cento a 26,41 miliardi di dollari a fronte di previsioni di poco meno di 25 miliardi.
Il margine di interesse è risultato in progresso dell’8 per cento a quota 12,5 miliardi di dollari grazie soprattutto all’incremento registrato dalla divisione prestiti. A fine giugno il Common equity Tier 1 è risultato pari al 12,5 per cento.

Commenti positivi sui risultati trimestrali sono giunti dal Ceo dell’istituto di credito, Jamie Dimon.

Citigroup fatturato

Citigroup ha chiuso il secondo trimestre del 2017 con una flessione degli utili del 3 per cento a quota 3,872 miliardi di dollari a fronte dei 3,998 miliardi di dollari del corrispondente periodo dello scorso anno.

Migliore delle attese l’utile per azione a 1,28 dollari rispetto alla quota di 1,21 dollari stimato dagli analisti.

In crescita il fatturato a quota 17,901 miliardi di dollari dai precedenti 17,548 miliardi, battendo anche le attese del mercato.Al 30 giugno il Common Equity Tier 1 Capital Ratio è risultato in crescita al 13 per cento dal 12,8 per cento di fine marzo.

Il Ceo Michael Corbat ha sottolineato l’importante incremento dei margini sul ritorno del capitale.

Wells Fargo utile trimestrale

Wells Fargo ha archiviato l’ultimo trimestre con una crescita dell’utile del 5 per cento a quota 5,81 miliardi di dollari, ovvero 1,07 dollari per azione, a fronte dei 5,558 miliardi dollari registrati nel secondo trimestre del 2016.

I ricavi della banca di San Francisco sono risultati stabili a quota 22,169 miliardi di dollari, un dato però inferiore alle attese del mercato pari a 22,5 miliardi.

I depositi medi dell’istituto nel periodo sono aumentati del 5 per cento a quota 1.300 miliardi di dollari. Da segnalare anche il rialzo del prestiti dell’1 per cento.

A fine giugno il Common Equity Tier 1 Capital Ratio della banca è cresciuto all’11,6 per cento rispetto all’11,2 per cento registrato lo scorso fine marzo.

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