Unicredit cede il 10% di Finecobank per 328 milioni con uno sconto pari al 10%

Proprio in questi giorni, l’Unicredit ha annunciato di aver completato con grande successo la procedura di accelerated bookbuilding, che ha previsto la cessione a investitori istituzionali di circa 60,7 milioni di azioni ordinarie di FinecoBank, il 10% del capitale, al prezzo di 5,40 per azione. Il comunicato ci informa anche di come il corrispettivo dell’operazione ammonti a circa 328 milioni di euro, contribuendo a ridisegnare un quadro, senza dubbio positivo, con il titolo in netto rialzo.

Infatti, rispetto al prezzo di chiusura di FinecoBank che era stato preannunciato in precedenza, è stato effettuato uno sconto pari a circa il 6%, operazione che ha permesso un aumento di 8 punti base del CET1 ratio del Gruppo Unicredit.

In seguito alla conclusione dell’offerta, Unicredit riesce a mantenere alta la propria partecipazione all’interno della società, la cui quota di maggioranza corrisponde al 55,4% del capitale sociale esistente. Jean Pierre Mustier, ad di Unicredit, ci comunica che a breve verrà annunciato il nuovo regolarmente dell’operazione e ci anticipa che: “La revisione strategica sarà ad ampio raggio. Adotteremo un approccio diversificato in base ai diversi asset, così da assicurare la massima creazione di valore”.

Nel frattempo, UniCredit si è impegnata a non disporre di ulteriori azioni di FinecoBank per un periodo di 90 giorni dalla data di regolamento dell’operazione, proprio come stabilisce, in queste circostanze, la prassi del mercato. Durante tutto questo periodo, definito di lock-up, fatta eccezioni di alcune azioni che il mercato prevede, UniCredit non potrà porre in essere nessuno atto di disposizione delle azioni di FinecoBank, senza che prima non vi sia pieno consenso da parte di UBS per conto dei Joint Bookrunners.

Jean Pierre Mustier, che si è messo a lavoro subito dopo l’uscita di Federico Ghizzoni da Piazza Gae Aulenti, continua dicendo: “ La revisione strategica sarà ad ampio raggio. Adotteremo un approccio diversificato in base ai diversi asset, così da assicurare in futuro la massima creazione di valore per tutti gli stakeholder di UniCredit. Come sempre, la nostra priorità assoluta è, e rimarrà, quella di servire l’ampia base di clientela di UniCredit con i nostri prodotti e servizi e fornire l’accesso alla nostra rete senza eguali in Europa occidentale e centro orientale “.

Dunque, l’obiettivo primario dell’UniCredit resta quello di mettere a disposizione la propria distintiva piattaforma in Europa Occidentale, Centrale e Orientale alla sua estesa base di clientela. Secondo il documento di UniCredit, l’operazione fa parte dell’intero impegno che il Gruppo sta mettendo in atto per rafforzare e ottimizzare la propria posizione di capitale, rappresentando, in questo modo, il proprio rinnovato slancio. In questo modo si avrebbe una gestione pro-attiva del proprio portafoglio di attività, che, senza eccezione di alcun tipo, sarà soggetta allo stesso tipo di gestione disciplinata del capitale, impegnata a considerare, e a fare propria, qualsiasi opportunità in grado di creare valore incrementale.

Per condurre questa operazione, UniCredit si è servita di UBS e UniCredit Corporate & Investment Banking in qualità di Joint Bookrunners per l’Offerta.

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