Domanda di disoccupazione (NASPI) 2016 : requisiti e novità

Uno dei problemi più grandi e più sentiti in Italia è quello della disoccupazione. Negli ultimi anni, infatti, a causa della crisi economica, un numero impressionante di posti di lavoro sono stati persi e, in parallelo, migliaia di giovani hanno trovato chiuse le porte per il loro primo ingresso nel mondo del lavoro. Siamo così arrivati alla condizione attuale in cui la disoccupazione in Italia ha raggiunto quota 11.5% (dati Istat riferiti al mese maggio 2016), mentre la disoccupazione giovanile, tra i ragazzi di età compresa tra 15 e 24 anni, si attestava ad inizio anno ben sul 39.3%.

Visti i numeri, è naturale che grandissimo interesse susciti la cosiddetta domanda di disoccupazione, perché da un po’ di respiro a tutte quelle persone che hanno perso il proprio posto di lavoro, o che hanno lavorato per qualche mese, senza poi essere stati riconfermati.

Data la sua importanza per molti italiani vediamo, allora, di cosa si tratta e come sia possibile presentare la domanda per l’anno in corso.

Indennità di disoccupazione NASPI

A partire dal 1° maggio 2015, la cosiddetta indennità di disoccupazione ha preso il nome di NASPI, ovvero una prestazione economica denominata Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.

Trattandosi di una prestazione economica, è un aiuto in denaro che viene corrisposto a tutti quei lavoratori dipendenti che abbiano perso il loro posto di lavoro non per loro volontà dal 1° maggio 2015 in poi. Tale indennità spetta:

  • A tutti i lavoratori con contratto a tempo determinato che abbiano perso involontariamente l’occupazione,
  • Gli apprendisti,
  • I lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato.

Non vengono inclusi in questa lista gli agricoltori, a tempo determinato o indeterminato, perché per loro vige una modulistica e delle leggi a parte.

A chi spetta la disoccupazione

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A differenza di quanto avveniva con la vecchia ASPI (assicurazione sociale per l’impiego), per avere diritto al sovvenzionamento da parte dello Stato, non è necessario che siano trascorsi almeno due anni dal versamento del primo contributo al momento della cessazione del rapporto.

Quali sono allora i requisiti oggi affinché si possa presentare la domanda di disoccupazione?

  1. Lo stato di disoccupazione deve essere involontario. In pratica il lavoratore ha dovuto interrompere la sua prestazione lavorativa non per sua volontà ma per volontà del datore di lavoro. Proprio in base a questo principio l’indennità non può essere corrisposta a chi abbia dato le dimissioni. Allo stesso tempo si sta parlando di un lavoratore che ha dichiarato al Centro per l’Impiego di avere la massima disponibilità nel caso in cui si presenti la possibilità di lavorare.
  2. Requisito contributivo. È necessario che nei 4 anni precedenti al periodo di disoccupazione il lavoratore abbia versato almeno tredici settimane di contribuzione.
  3. Requisito lavorativo. È necessario che la persona abbia raggiunto almeno le 30 giornate di lavoro effettivo (non continuative) nei 12 mesi che precedono il periodo di disoccupazione.

Come presentare la domanda di disoccupazione

Se riuscite a soddisfare tutti e tre i requisiti precedentemente elencati, allora potete procedere con la domanda di disoccupazione, al fine di ottenere l’indennità di disoccupazione NASPI. La domanda deve essere presentata all’INPS in via telematica.

Esistono 3 possibili vie alle quali ricorrere per presentare la domanda di disoccupazione:

  • Ricorrendo agli enti patronato, che effettueranno per voi la domanda,
  • Mediante il numero verde INPS-INAIL che risponde al numero 803164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06164164 dal cellulare,
  • Via WEB attraverso il sito www.inps.it. Se percorrete di scegliere questa strada ricordatevi che dovete avere già a vostra disposizione il PIN necessario per accedere ai servizi online disponibili al cittadino.

Se avete a disposizione il vostro PIN i passi sono pochi e semplici perché dovrete:

Cliccare su “Accedi ai servizi” nel menù a tendina sui servizio online, a destra della home page del sito;

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Entrare nella sezione dei “Servizi per il cittadino”;

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Cliccare nella sezione “Domande per Prestazioni a sostegno del reddito”;

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E a questo punto inserire il vostro codice fiscale e pin per entrare nella vostra area riservata.

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L’importate è che tale domanda venga presentata prima e non oltre 68 giorni dal momento in cui avete cessato la vostra prestazione lavorativa.

Domanda di disoccupazione: durata ed indennità percepita

Il contributo viene erogato mensilmente per un numero di settimane che risulta essere pari alla metà di quelle in cui si sono versati contributi negli ultimi 4 anni.

Per quanto riguarda l’importo, invece, molto dipende da quanto fosse la retribuzione media imponibile del lavoratore negli ultimi 4 anni. In base alla circolare 94 del 12/05/2015, infatti, facendo riferimento all’anno 2015, l’ago della bilancia lo fa la cifra 1195 euro, come retribuzione media mensile imponibile.

Questo perché:

  • Se la vostra retribuzione media imponibile negli ultimi 4 anni è stata pari o inferiore a 1195 euro, allora l’indennità di disoccupazione sarà calcolata come il 75% di tale retribuzione;
  • Se, invece, negli ultimi 4 anni avete percepito un salario superiore a questa soglia, allora la vostra indennità NASPI verrà calcolata come la somma del 75% dell’importo soglia stabilito (ovvero 1195 euro) più il 25% dell’eccedenza della vostra retribuzione media mensile. Questo a patto che il risultato non superi la quota massima di 1300 euro, che rappresenta il limite massimo individuato per legge.

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Giornalista indipendente e trader privato. Sono laureato in Economia e finanza e mi occupo di analisi finanziarie e di notizie sull'economia.

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